Nel guardaroba della serie “L’assassinio di Gianni Versace”

Abiti vintage e riproduzioni basate su foto d'archivio per la 2° stagione di American Crime Story

Edgar Ramírez è Gianni Versace. L'assassinio di Gianni Versace, 2018

di Samira Solimeno

 

Va in onda dal 19 gennaio su Fox Crime (come vi avevamo raccontato qui) la seconda stagione di American Crime Story, l’acclamata serie televisiva antologica creata da Ryan Murphy. Dopo aver raccontato lo scorso anno il caso OJ Simpson, questa volta la storia vera al centro dello show è l’assassinio dello stilista italiano Gianni Versace, ad opera dell’americano di origini filippine Andrew Cunanan.

Edgar Ramírez è Gianni Versace, Penélope Cruz la sorella Donatella, Ricky Martin il fidanzato di lunga data dello stilista, Antonio D’Amico. Darren Criss – stella di “Glee” – è lo spietato killer dal viso acqua e sapone, che in precedenza si era già macchiato di 4 delitti.

Penélope Cruz è Donatella Versace. L’assassinio di Gianni Versace, 2018

Come noto, la maison Versace non è stata coinvolta nella realizzazione della serie, pertanto le costumiste, Lou Eyrich e Allison Leach, hanno dovuto cavarsela da sole, cercando negli archivi moda dei maggiori musei americani per trovare spunto, e acquistando capi vintage online e nei mercatini di Los Angeles e Miami.

Accanto ai capi realizzati per la serie, come la vestaglia da casa indossata da Versace nel primo episodio, ci sono molti capi autentici. Stando a quanto dichiarato dalle due costumiste, ad esempio, metà del guardaroba indossato negli episodi da Penélope Cruz/Donatella è firmato Versace, così come molti capi maschili.

Alcuni outfit, invece, sono stati ricreati partendo da immagini di repertorio di quegli anni, come ad esempio il complicato bondage dress nero indossato da Donatella su un red carpet nel 1993.

 

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