“The Witcher”: dal 20 dicembre su Netflix la serie con Henry Cavill

Fantasy, magia ma anche tematiche contemporanee nell'adattamento della saga di Geralt di Rivia

di Michela Mafessoni

 

Una serie ideata da Lauren Schmidt Hissrich. Con Henry Cavill, Anya Chalotra, Freya Allan, Jodhi May, Björn Hlynur Haraldsson, Adam Levy, MyAnna Buring, Mimi Ndiweni, Therica Wilson-Read, Emma Appleton. Fantasy. USA, Polonia. 2019-in produzione

 

Il conto alla rovescia è quasi agli sgoccioli: il 20 dicembre arriverà su Netflix la prima stagione di “The Witcher”, la serie fantasy ispirata alla saga di Geralt di Rivia, dello scrittore polacco Andrzej Sapkowski.

Otto episodi per una storia che, prima ancora di essere trasmessa, è già stata rinnovata per una seconda stagione (che uscirà nel 2021). E che, da quanto mostrato dal trailer presentato al Lucca comics & games, ha lasciato soddisfatto lo stesso autore.

Per chi non conoscesse né i romanzi né l’omonimo e famosissimo videogame, ecco qualche indicazione utile per orientarsi. Il mondo di Geralt è un mondo fantastico, abitato da elfi, nani, maghe, esseri umani e molte altre specie, dove bene e male sono in perenne lotta.

I mostri minacciano la quotidianità dei civilizzati e, proprio per questo sono stati creati dei guerrieri mutanti in grado di ucciderli, gli witcher (in italiano, streghi). A questa categoria appartiene il protagonista (Cavill), controverso e solitario. Il suo precario equilibrio sarà messo in crisi dall’incontro con una potente maga, Yennefer di Vengerberg (Chalotra), e una giovane principessa (Allan) con un terribile segreto.

Tra le curiosità della prima stagione di “The Witcher” c’è il fatto che la showrunner Lauren Schmidt Hissrich ha voluto dare grande importanza ai personaggi femminili, introducendo le due co-protagoniste molto prima rispetto a quanto accade nei libri. Oltre alla magia e agli elementi puramente fantasy ci saranno poi anche tematiche “contemporanee”, come il razzismo e il sessismo.

L’attesa è alle stelle, e come spesso accade in questi casi il rischio di deludere le – altissime – aspettative è più che concreto. Non ci resta che aspettare il 20 dicembre per poter dare un giudizio a ragion veduta, su questa serie già così tanto chiacchierata.

 

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