Roma Fringe Festival: trionfano Gianmarco Busetto e il suo “Rukeli”

Ieri al Quirinetta di Roma è andato in scena l’atto finale del 6° Roma Fringe Festival, dove a essere protagonista è il teatro cosiddetto “off”, ma che talvolta si dimostra nei contenuti e nelle interpretazioni persino superiore a quello maggiore.

A sfidarsi due spettacoli, votati dal pubblico e della critica: “9841-Rukeli” di Gianmarco Busetto e “La fanciulla con il cesto di frutta” di Francesco Colombo. Dopo un confronto serrato e ricco di pathos è stato il primo a spuntarla.

Il vostro inviato è un appassionato del Fringe; purtroppo quest’anno, vista la concomitanza con la Biennale di Venezia, ho dovuto rinunciare a seguirlo in prima persona, ma alla serata finale, che è stata rinviata causa maltempo due settimane fa, non potevo certo mancare.

Rukeli, Gianmarco Busetti
Gianmarco Busetto, regista e protagonista del monologo “9841-Rukeli”.

Vince “9841-Rukeli”, spettacolo poetico e realista insieme, che inserisce video proiezioni live streaming in un monologo civile d’impatto. Busetto racconta la storia del pugile tedesco di origini sinti Johann Trollmann, detto Rukeli, considerato uno dei più grandi di tutti i tempi dagli addetti ai lavori. La sua vicenda, fatta di dolore, discriminazione e ingiustizia, resta una delle più affascinanti e meno raccontate del periodo nazista.

Il monologo di Gianmarco Busetto rievoca la storia vera del pugile che sfidò e irrise il regime e la sua folle ideologia, sconfiggendo in un match il campione ariano. Una vittoria che però non fu accettata dai nazisti e venne revocata dalla Federazione tedesca. Trollmann fu allora costretto a disputare un nuovo incontro, con regole d’ingaggio inique e anti-sportive, e morì in un campo di concentramento. Soltanto nel 2003 gli è stato riconosciuto il titolo.

Una storia di giustizia, coraggio e sport che tocca il cuore dello spettatore grazie al talento di Busetto, alle sue forti presenza scenica e personalità.

Una scena dello spettacolo “La fanciulla con la cesta di frutta”.

Degno avversario di “Rukeli”, la sfrontata giovinezza de “La fanciulla con il cesto di frutta” di Francesco Colombo, con Marco Celi, Michele Ragno Adalgisa, Manfrina Grazia Capraro, prova registica e attoriale di livello. Lo spettacolo, esilarante, irriverente e giocoso, è stato molto apprezzato dal pubblico.

Siamo in un museo romano, precisamente a Galleria Borghese. Il personaggio del quadro di Caravaggio “Il fanciullo con il canestro di frutta” rompe il silenzio assordante che regna nella sala e inizia a parlare. “Nessuno mi conosce, nessuno sa chi sono, nessuno si ricorda di me”. A proferire la frase è Mario Minniti, modello di Caravaggio e pittore a sua volta, intrappolato per l’eternità dentro la sua cornice.

Inizia a prendere vita così un divertente e inedito dialogo tra Minniti, il dipinto, e Caravaggio, il suo creatore, entrambi interpretati da Marco Celli.

Immaginate di vedere “Una notte al museo” con Ben Stiller in versione teatrale, interpretata però da attori giovani e talentuosi, studenti dell’Accademia, che hanno dimostrato enormi potenzialità.

Claudia Gusmano, vincitrice di tre premi per lo spettacolo “Mozza”.

Ieri è stata anche la notte di Claudia Gusmano, che ha conquistato un meritato triplete per lo spettacolo “Mozza”, storia di una giovane che sceglie di vivere in mare perché solo lì si sente felice, libera e indipendente.

Premi come migliore attrice, miglior drammaturgia e Fringers to Fringe (riconoscimento assegnato dalle compagnie in concorso) per la Gusmano, che bissa il successo di due anni fa ottenuto con lo spettacolo “Taddarite” (leggi la recensione ) e dimostra di essere pronta a spiccare il volo verso altri personaggi e altri palcoscenici.

Cerimonia di consegna dei premi semplice, ma dai toni frizzanti. Il Roma Fringe Festival si conferma la casa del talento.

 

ECCO TUTTI I PREMI ASSEGNATI:

Miglior Spettacolo Roma Fringe Festival 2016: 9841-Rukeli

Premio Special Off: Viviamoci di Giorgia Gigia Mazzucato

Premio del Pubblico: La fanciulla con la cesta di frutta

Premio Comedy: Principesse e Sfumature, Chiara Becchimanzi

Premio della Critica: Antigone Fotti la Legge

Miglior Regia: Noi Che vi Scaviam La Fossa di Vania Castelfranchi

Miglior Drammaturgia: Mozza di Claudia Gusmano

Fringers to Fringe: Mozza di e con Claudia Gusmano

Premio Spirito Fringe: Antigone Fotti la Legge e Il Cielo è Cosa Nostra

Miglior Attrice: Claudia Gusmano

Miglior Attore: Giovani Bartolo Botta

Premio Attore Emergente: La fanciulla con la cesta di frutta

Menzione speciale Laici.it: MUD Poeti in Trincea





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