“Heartstopper”: una serie Netflix delicata, romantica, sorprendente

Joe Locke e Kit Connor protagonisti del teen drama ispirato ai romanzi grafici di Alice Oseman

Una serie scritta da Alice Oseman. Con Joe Locke, Kit Connor, Olivia Colman, William Gao, Yasmin Finney, Corinna Brown. Teen drama. Regno Unito, 2022

 

Capire la nostra vera natura, accettarla e riuscire a farla accettare anche agli altri – per quanto, in ultima analisi, non siano affari loro – è una delle sfide più ardue, forse la più ardua di tutte. Farlo durante l’adolescenza… be’, non serve un genio per capire che aggiunge ulteriori difficoltà a una situazione già molto complessa.

C’erano una volta i giovani disinibiti e senza freni protagonisti di “Gossip girl” (vecchio e nuovo) ed “Elite”, ragazzini che sulla carta non sono ancora maggiorenni ma che poi nei fatti hanno già sperimentato tutto, vissuto tutto, vuoi in fatto di sostanze stupefacenti, sesso o relazioni. Intriganti da guardare? Sicuramente. Realistici? Bha. 

Per trovare una serie capace di raccontare il volto meno patinato e “mondano” dell’adolescenza, i 15 anni durissimi che, se non siete cresciuti da troppo tempo, molto probabilmente vi ricorderete, e quella giungla che possono essere le scuole medie e i primi anni delle superiori (la secondary school inglese e americana, per capirci), bisogna tornare indietro nel tempo al 2008, agli esordi di “La vita segreta di una teenager americana”. 

Ed ecco arrivare su Netflix “Heartstopper”, la serie tratta dai romanzi grafici e dai webcomic di Alice Oseman, a colmare un evidente vuoto. Perché questa serie, sorprendente sotto diversi punti di vista, sicuramente si pone come punto di riferimento per i teenager di oggi, quelli che non vogliono tanto – o solo – sognare le vite “da favola” delle élite, ma rivedersi nei personaggi di finzione e nelle loro storie, trovare qualcuno che parli il loro stesso linguaggio. Sapere, in ultima analisi, di non essere soli. 

La storia di per sé non è nuova – due ragazzi molto diversi uno dall’altro si incontrano a scuola, diventano amici e poi si innamorano – ma quello che secondo me è davvero toccante e veritiero è l’analisi degli stati d’animo di tutti i personaggi coinvolti, il modo in cui l’autrice dei fumetti (che è anche sceneggiatrice della serie) ha saputo rendere le emozioni che si provano a 15/16 anni, le difficoltà di venire a patti con i propri sentimenti, con il mondo circostante, con gli altri.

Il personaggio di Nick (Connor) in questo senso è davvero magnifico. In tv e al cinema capita spesso di vedere persone fare i conti con la propria sessualità in quattro e quattr’otto, accettare dall’oggi al domani di essere attratti da questo e da quello quando magari in precedenza non era così. Pur non avendo mai sperimentato niente di simile, penso che a 16 anni porsi qualche domanda e sentirsi in difficoltà davanti al cambio di scenario sia quanto meno lecito…

Nick è confuso ma lo è in modo così dolce, così tenero, che nemmeno per un attimo è possibile prendersela con lui. Soprattutto, Nick non vuole ferire nessuno, cerca di comportarsi al meglio e se commette qualche sbaglio… lo fa in buona fede, e guardando non possiamo non esserne consapevoli. 

Pollice in su anche per Olivia Colman nel ruolo della mamma di Nick, empatica e dolcissima. La serialità è piena di genitori intransigenti che non accettano le scelte dei figli o remano loro contro, e questo purtroppo rispecchia la vita reale. Eppure, per una volta, fa bene al cuore vedere una madre come Sarah Nelson, che non giudica ma è semplicemente accanto al figlio.

Non avendo letto i romanzi e gli webcomic da cui è tratta la serie non me la sento di fare paragoni, ma da qualche commento che ho letto sui social mi sembra di capire che il tono dell’originale è stato ampiamente rispettato, con alcuni dialoghi che sono stati ripresi testualmente.

Lo stile di “Heartstopper” è molto pop, fumettistico in alcune parti ma mai caricaturale o macchiettistico. La fotografia è curata e rispecchia in modo perfetto la realtà inglese: alle atmosfere cittadine, spesso grigie e smorte anche per via della pioggia, si contrappongono le luci e i colori della sala giochi, del bowling oppure della festa.

E poi ci sono Joe Locke e Kit Connor – aka Nick e Charlie – che letteralmente illuminano ogni scena dove compaiono. Così dolci, genuini e innocenti nella scoperta dell’amore da farci desiderare di tornare indietro nel tempo e avere di nuovo 15 anni per provare anche noi qualcosa di simile. Forse. 

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