La Festa del cinema di Roma 2018 si terrà all’Auditorium parco della musica capitolino dal 18 al 28 ottobre ma nonostante manchino ancora un paio di mesi il conto alla rovescia è già iniziato, e le prime anticipazioni sui titoli dei film, delle serie e dei documentari che verranno proiettati non fanno che accrescere l’entusiasmo generale.
Tra gli eventi più attesi, la presentazione della serie di History Channel “Watargate”, diretta e prodotta da Charles Ferguson (Inside Job, No End in Sight), che ripercorre i fatti che, tra il 1972 e il 1974, portarono alle dimissioni dell’allora presidente Richard Nixon.
Uno degli scandali politici più grandi della storia statunitense rivive grazie a immagini e materiali inediti, alcuni recuperati grazie alle più recenti tecnologie informatiche, registrazioni d’archivio, trascrizioni di processi, testimonianze e nuove interviste realizzate con i membri del Congresso, lo staff dell’amministrazione Nixon, i pubblici ministeri e i giornalisti. Sullo sfondo, la guerra del Vietnam, i cambiamenti socioculturali innescati negli anni sessanta e la comparsa di un nuovo soggetto globale, la Cina.
Il programma di Incontri Ravvicinati – che già prevede la partecipazione di Isabelle Huppert, Martin Scorsese, Sigourney Weaver, Giuseppe Tornatore, Pierre Bismuth, Luca Bigazzi, Arnaldo Catinari, Giogiò Franchini e Esmeralda Calabria – si arricchisce di altri due nomi: quello del romanziere e saggista Jonathan Safran Foer, e di Thierry Frémaux, delegato generale del Festival di Cannes. Il primo, autore di bestseller come “Molto forte, incredibilmente vicino”, “Eccomi”, “Ogni cosa è illuminata”, parlerà del rapporto fra cinema e letteratura; il secondo, delle potenzialità dei festival e del loro impatto sul mondo del cinema.
A settantacinque anni dal rastrellamento del ghetto di Roma a opera delle truppe tedesche della Gestapo, il “sabato nero” sarà ricordato attraverso due proiezioni inserite fra le pre-aperture della Festa del Cinema. In programma, “La retata. Roma, 16 ottobre 1943” di Ruggero Gabbai, docufilm che ricostruisce, attraverso dichiarazioni di testimoni e documenti, le tappe di questo doloroso capitolo, e “1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani” di Pietro Suber che affronta le vicende di italiani, ebrei e non, durante il periodo che va dalla pubblicazione delle Leggi razziali (1938) alla fase delle deportazioni (1943-1945).
Spazio anche al racconto dell’Olocausto, con la presentazione di “Who Will Write Our History” di Roberta Grossman, prodotto da Nancy Spielberg e basato sull’omonimo libro di Samuel Kassow, il documentario che racconta le vicende dello storico Emanuel Ringelblum che realizzò, in segreto, nel ghetto di Varsavia, un archivio che si è poi rivelato uno dei più importanti relativi all’Olocausto. Omaggio al cinema di Claude Lanzmann con la proiezione di “Sobibor – 14 ottobre 1943, ore 16.00”, un documentario sull’unica vittoriosa rivolta di ebrei internati nei campi di concentramento.