Un film di Christophe Barratier. Con Victor Belmondo, Gérard Lanvin, Yoann Eloundou, Ornella Fleury, Andranic Manet. Commedia, drammatico, 91′. Francia 2021
Mentre il trentenne figlio di papà Thomas vive nella villa del padre medico ospedaliero, spreca i suoi soldi e pensa di essere un playboy, il quindicenne Marcus convive dalla nascita con una malformazione cardiaca e nessuno sa se vivrà fino ai 16 anni. Il mondo del secondo è fatto di cliniche e sale operatorie, quello del primo di belle ragazze, club e feste. Un volontariato imposto dal padre a Thomas sarà l’occasione per ripensare la propria vita, e realizzare i sogni di Marcus prima che sia troppo tardi.
È un dato di fatto innegabile: quando sceneggiatori e registi sono a corto di idee oggi è di gran tendenza tentare la via del remake o del reboot di film di successo – sperando di ricalcarne le fortunate orme.
Personalmente detesto questa moda, che non fa che acuire la crisi creativa e narrativa dell’industria cinematografica. Possiamo provare a trovargli una giustificazione, seppur minima, nel riportare in auge pellicole epocali, che altrimenti i giovani potrebbero non conoscere mai.
Ma in caso di storie toccanti che però esaurivano in sé il loro valore e messaggio anche questa giustificazione va a farsi benedire.
È sicuramente il caso di “Volami via” di Christophe Barratier, remake francese del tedesco “Conta su di me” di Marc Rothemund (che ho recensito nel novembre 2018), che non aggiunge nulla al precedente e anzi ne banalizza il valore umano e simbolico.
“Volami via” è un film anonimo, complessivamente noioso e prevedibile sul versante registico e narrativo, e scialbo su quello interpretativo.
I produttori hanno scommesso tutto sulla presenza del giovane e aitante Victor Belmondo, figlio d’arte del famoso Paul, ma la scelta si è rivelata azzardata. Victor possiede una bella presenza scenica e una forte volontà, ma a livello recitativo è ancora acerbo, mono-espressivo, basico. Al momento gli manca l’esperienza per reggere da solo il peso di un film, e finisce per risultare piuttosto innaturale nel ruolo.
“Volami via” non emoziona e si trascina stancamente in un intreccio dove i passaggi più drammatici e tesi sono tratteggiati in modo eccessivo, melenso o retorico. Nelle intenzioni di sceneggiatori e registi il film sarebbe dovuto essere probabilmente un nuovo “Quasi amici”, ma il progetto naufraga davanti a una messa in scena arida e semplicistica.
L’unica nota positiva di questo progetto incolore è la convincente performance di Yoann Eloundou, che nel ruolo di Marcus si impone sulla scena come vero protagonista della storia e nella coppia, lasciando il ruolo di spalla a Belmondo.
“Volami via” rimane comunque una sbiadita copia dell’originale, che lascia poco e nulla del proprio passaggio. Forse potrebbe almeno servire a ricordarci di apprezzare il fatto di godere di buona salute. Una fortuna che troppo spesso diamo per scontata.