“Tutto quello che vuoi”: generazioni a confronto con un pizzico di poesia

Giuliano Montaldo e Andrea Carpenzano in una storia d'amicizia profonda, imprevista, tenerissima

Giuliano Montaldo con Andrea Carpenzano in una scena del film "Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni.

Un film di Francesco Bruni. Con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Arturo Bruni, Antonio Gerardi, Donatella Finocchiaro, Emanuele Propizio, Carolina Pavone, Riccardo Vitiello. Commedia, 106′. Italia 2017

Liberamente ispirato al romanzo “Poco più di niente” di Cosimo Calamini edito da Garzanti

 

In Italia e nel mondo i lettori stanno diventando un po’ come i panda, una specie in via d’estinzione. In questa categoria sempre più esigua, poi, quanti leggono poesie?

I giovani sembrano oggi vivere un’esistenza vuota, privi di interessi e senza alcun desiderio di conoscere, studiare o leggere per motivi che non siano prettamente scolastici.

La scena iniziale del nuovo film di Francesco Bruni, “Tutto quello che vuoi”, fotografa alla perfezione l’amara realtà.

Alessandro (Carpenzano) e gli amici Riccardo (Bruni), Tommi (Propizio) e Leo (Vitiello) passano le giornate al tavolino di un bar del quartiere Trastevere, a bere e parlare di videogiochi, vacanze e senza avere alcuna intenzione di trovarsi un lavoro.

Su pressione del padre (Gerardi), con cui ha un rapporto conflittuale, il ragazzo accetta di fare da accompagnatore a Giorgio, anziano poeta malato di Alzheimer, finendo per essere coinvolto nella vita e nei ricordi confusi dell’uomo.

L’eleganza, educazione e cultura di Giorgio scuotono il mondo apatico di Alessandro, dove l’unica emozione sincera è data dalla relazione clandestina con Claudia (Finocchiaro), madre di Riccardo.

Nel corso delle loro passeggiate, il giovane ascolta con curiosità i ricordi del poeta sul secondo conflitto mondiale e su come alcuni soldati americani l’abbiano salvato da morte certa, regalandogli un prezioso tesoro. Un tesoro forse non di valore economico, ma così importante per Giorgio da spingerlo a nasconderlo.

Capito quanto è importante per l’uomo ritrovarlo, Alessandro coinvolgerà gli amici in un divertente piano di recupero che cambierà per sempre tutti loro.

“Tutto quello che vuoi” è la storia di una tenera, toccante e casuale amicizia. Perché se i rapporti genitori-figli difficili e travagliati sono la cifra caratteristica di quasi tutte le generazioni, quelli tra nonno e nipoti, o comunque tra giovani e anziani, sembrano rappresentare un punto fermo.

Francesco Bruni firma una sceneggiatura semplice, lineare ma quanto mai intensa, delicata, profonda, capace di coinvolgere ed emozionare lo spettatore facendolo entrare pienamente dentro la storia e in sintonia con i personaggi.

Un film che risulta godibile in larga parte per merito della straordinaria alchimia creatasi tra il veterano Giuliano Montaldo e il giovane Andrea Carpenzano, capaci di costruire un rapporto amicale autentico e naturale, bucando lo schermo e facendo emergere la bellezza di un rapporto da cui entrambi i personaggi escono cambiati.

Montaldo è il perno, il cuore, del film; il giovane cast una felice e vinta scommessa regista.

La regia di Bruni è pulita, semplice, attenta, forse di taglio televisivo, ma abile nel dettare i giusti tempi sul piano del ritmo e del pathos.

Il finale agrodolce, anche se abbastanza prevedibile, è romantico e poetico nell’insegnare soprattutto alle nuove generazioni che anche in amore l’educazione ha la sua piacevole importanza.

 

Il biglietto d’acquistare per “Tutto quello che vuoi” è: Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre (con riserva).

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