“Sulla giostra”: Lucia Sardo intensa e convincente nel film di Giorgia Cecere

Due donne e due generazioni a confronto. Una trama semplice per una visione lineare

Un film di Giorgia Cecere. Con Claudia Gerini, Lucia Sardo, Alessio Vassallo, Paolo Sassanelli.
Drammatico, 90′. Italia 2021

La signora Carla vuole vendere la sua villa salentina per dare una mano ai figli adulti in difficoltà economiche. Ma la governante Ada, che in quella casa ha trascorso molti anni, non se ne vuole andare, e trova ogni mezzo per continuare a soggiornare nella villa dopo che la proprietaria è tornata a Roma. Dalla Capitale Irene, figlia della signora Carla, torna in Salento per convincere Ada ad andarsene, ma la donna resiste ad ogni tentativo, e a poco a poco anche a Irene non dispiacerà trattenersi in quel luogo del passato, dove la raggiungeranno il figlio adolescente e una serie di persone che hanno (o assumeranno) un significato particolare nella sua vita.

 

Dover vendere la propria casa per esigenze economiche è sempre doloroso, perché alle stanze dove abbiamo vissuto sono giocoforza legati ricordi, memorie, abitudini.

Se oggi la figura della governante è quasi scomparsa, sostituita eventualmente da au pair e altre figure professionali, per chi se le può permettere, in un passato non troppo lontano (ovvero già quando ero piccolo io) questa donna rappresentava il cuore di una famiglia.

“Sulla giostra” di Giorgia Cecere racconta il bizzoso e malinconico addio della governante Ada (Sardo) alla casa a cui sono legati tanti ricordi e gran parte della sua esistenza. Quando la proprietaria decide di vendere, la donna mette in atto una sorta di occupazione, sfidando tutto e tutti.

Sul piano narrativo e commerciale, il film è il racconto di un confronto/scontro tra due personaggi e due modi di pensare. Da una parte abbiamo Irene (Gerini), donna in carriera e moderna, dall’altro Ada, rompiscatole nostalgica.

La trama di “Sulla giostra” è esile, essenziale. Quello che manca, probabilmente, è un climax vero e proprio, un punto di rottura. La visione è scorrevole, tranquilla, ma lascia lo spettatore alquanto distaccato. La regia è di taglio televisivo.

Lucia Sardo si cala con bravura, grazia e ironia nel ruolo della governante, risultando la protagonista incontrastata della pellicola e prendendosi le luci della ribalta. Ada è l’anima della casa, non accetta di essere liquidata, ha bisogno dei suoi tempi per accettare il difficile cambiamento.

Claudia Gerini, nel ruolo di Irene, è una spalla valida e convincente, nonostante la sceneggiatura non la aiuti particolarmente (il suo personaggio è piuttosto debole e carico di cliché).

“Sulla Giostra” è una commedia agrodolce che si lascia guardare nonostante i limiti e le criticità sopracitate. Al netto di tutto è difficile non provare un minimo di empatia per Ada, burbera quanto ironica, e magari anche la tentazione di ospitarla in casa nostra, nelle vesti di governate o magari semplicemente di amica.

 

Il biglietto da acquistare per “Sulla giostra” è:
Nemmeno regalato. Omaggio (con riserva). Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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