Un film di Carlo Lavagna. Con Mia Threapleton, Lola Petticrew, Saskia Reeves. Thriller. Italia, Irlanda 2020
Le sorelle Alma e Alex vivono in un hotel abbandonato in mezzo al bosco insieme alla loro madre, una donna severa e intransigente che le tiene lontane dalla luce del giorno e dalla riva del Fiume Nero. Le ragazze possono uscire dall’hotel solo di notte, e la loro sopravvivenza è assicurata dalle battute di caccia materne e da una serra in cui crescono piante medicinali ed erbe prodigiose. Ma Alex comincia a ribellarsi alla severità della madre ed entrambe le sorelle coltivano la curiosità di sapere se c’è qualcuno come loro oltre il Fiume Nero, o se, come asserisce la madre, sono sole con quelle Ombre malevole che le attaccherebbero se osassero avventurarsi fuori.
A cinque anni dall’esordio “Arianna”, presentato alle Giornate degli autori di Venezia, Carlo Lavagna tenta con “Shadows” un’operazione interessante: dare un respiro internazionale al fantasy nostrano, genere che ultimamente sta prendendo piede anche in Italia.
Scritto con Damiano Bruè, Vanessa Picciarelli, Tiziana Triana di Luna Nera e Fabio Mollo, recentemente impegnato nella serie “Curon”, “Shadows” è un thriller post-apocalittico ambientato nel bel mezzo di un bosco, in un albergo abbandonato e dimesso. L’azione è portata avanti soltanto da tre personaggi: due sorelle adolescenti e la loro madre.
Giocando con rimandi e tecniche proprie dell’horror, Lavagna mette in scena un coming-of-age, un viaggio di crescita e di emancipazione dalla figura della madre-matrigna che protegge e ama ma allo stesso tempo non permette alle figlie di crescere e aprirsi al mondo.
Il pubblico capisce poco alla volta che non sono il mondo esterno, la luce del sole, le altre persone il vero pericolo per Alex e Alma. La minaccia si trova dentro il nucleo familiare, apparentemente protettivo.
Mia Threapleton, Saskia Reeves e Lola Petticrew regalano tre interpretazioni convincenti: sono loro l’aspetto migliore di questo film metaforico, che affronta una tematica che di recente abbiamo già visto al cinema – sviluppata meglio – in “Light of my life” o nell’italiano “Buio”.
Una trama prevedibilissima anche nei suoi “colpi di scena”, la mancanza di una vera forza espressiva e lo sviluppo insignificante del conflitto che attanaglia le giovani rendono “Shadows” una pellicola passabile ma niente di più.