Oscar 2021: la regista Chloé Zhao fa la storia con “Nomadland”

Frances McDormand e Anthony Hopkins migliori attori. Niente da fare per l'Italia e la Pausini

L‘Academy aveva promesso una “cerimonia indimenticabile e in presenza” pur nel rispetto delle regole imposte dalla pandemia e della salute di tutti, e così è stato. Gli Oscar 2021, i numero 93, hanno visto i partecipanti divisi tra varie location – la più affascinante sicuramente la Union Station di Los Angeles, trasformata in una sorta di sofisticato night club – e città.

Dal prossimo anno ci auguriamo di poter tornare ad ammirare il solo Dolby Theatre in tutto il suo sfavillante – e affollato! – splendore senza patemi d’animo, ma comunque possiamo dire che questa cerimonia di premiazione è stata riuscita, e ha dimostrato che si possono trovare soluzioni alternative ai conduttori che parlano davanti a una platea vuota, con tutti gli altri in collegamento zoom.

Passando a parlare degli Oscar veri e propri, “Nomadland” è stato il mattatore di serata, come da copione, aggiudicandosi il premio come miglior film, quello per la miglior regia a Chloé Zhao (è la seconda donna nella storia a vincere la statuetta, dopo Kathryn Bigelow nel 2010, e la prima asiatica) e quello, in parte sorprendente, per la migliore attrice protagonista a Frances McDormand (al terzo Oscar, dopo quelli del 1998 e del 2008).

A sconvolgere i pronostici – e cancellare il paventato riconoscimento postumo al compianto Chedwik Boseman – è stato Anthony Hopkins che, a 83 anni e 29 anni dopo la statuetta ottenuta per “Il silenzio degli innocenti”, si è aggiudicato il premio come migliore protagonista per la sua intensa interpretazione in “The Father” di Florian Zeller. È l’attore più anziano di sempre a portare a casa il riconoscimento, ed entra di diritto nella storia degli Oscar.

Daniel Kaluuya è il miglior attore non protagonista per “Judas and the Black Messiah”.

Daniel Kaluuya ha confermato il Golden Globe di qualche settimana fa, aggiudicandosi anche il premio come Migliore attore non protagonista per la bella prova in “Judah and the black Messiah”, dove interpreta il leader delle Pantere nere Fred Hampton, tradito da un compagno di lotta e ucciso dall’FBI. L’Oscar come Migliore attrice non protagonista è andato invece alla 73enne coreana Youn Yuh-Jung, co-protagonista di “Minari”.

Delusione per l’Italia, rimasta fuori dal novero dei vincitori sia con Laura Pausini, data per favorita con il brano “Io sì / Seen” (La vita davanti a sé) ma superata dalla rapper H.E.R. (“Fight For You”, “Judas and the Black Messiah”) sia con il team di artisti di “Pinocchio” candidati per costumi e trucco e acconciature. E per “Il processo ai sette di Chicago” di Aaron Sorkin, che segna zero Oscar su sette nomination.

Per tutti gli altri favoriti o chiacchierati della vigilia c’è stata – almeno parzialmente – gloria. Due gli Oscar per “Mank” di Fincher (miglior montaggio e production designer); due per “Sound of Metal” (miglior suono e montaggio); due per “Ma Rainey’s Black Bottom” (miglior trucco e costumi). Due anche per “Soul” (miglior film d’animazione e colonna sonora), il film diretto da Pete Docter, che conferma ancora una volta il monopolio Disney-Pixar nella categoria.

Chloé Zhao si aggiudica l’Oscar per la miglior regia con “Nomadland”.

Aspettando di vedere i film vincitori al cinema o in streaming – in Italia la maggioranza sono ancora inediti -, ecco tutti i vincitori.

MIGLIOR FILM
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

MIGLIOR REGIA
Thomas Vinterberg, Un altro giro
David Fincher, Mank
Lee Isac Chung, Minari
Chloé Zhao, Nomadland
Emerald Fennel, Una donna promettente

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Viola Davis, Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby, Pieces of a Woman
Frances McDormand, Nomadland
Carey Mulligan, Una donna promettente

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
Riz Ahmed, Sound of Metal
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins, The Father
Gary Oldman, Mank
Steven Yeun, Minari

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Maria Bakalova, Borat – Seguito di film cinema
Glenn Close, Elegia americana
Olivia Colman, The Father
Amanda Seyfried, Mank
Yuh-Jung Youn, Minari

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Sacha Baron Cohen, Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
Leslie Odom, Jr., Quella notte a Miami…
Paul Raci, Sound of Metal
Lakeith Stanfield, Judas and the Black Messiah

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
Judas and the Black Messiah
Minari
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Borat – Seguito di film cinema
The Father
Nomadland
Quella notte a Miami…
La tigre bianca

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Judas and the Black Messiah
Mank
Notizie dal mondo
Nomadland
Il processo ai Chicago 7

Foto credits: Gisele Schmidt/NETFLIX

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE
Better Days, Hong Kong
Un altro giro, Danimarca
Collective, Romania
The Man Who Sold His Skin, Tunisia
Quo Vadis, Aida?, Bosnia ed Erzegovina

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Onward
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria
Shaun, vita da pecora: Farmageddon
Soul
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi

MIGLIOR DOCUMENTARIO
Collective
Crip Camp – Disabilità rivoluzionarie
The Mole Agent
Il mio amico in fondo al mare
Time

MIGLIORI TRUCCO E ACCONCIATURE
Emma.
Elegia americana
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Pinocchio

MIGLIORI COSTUMI
Emma.
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Mulan
Pinocchio

MIGLIOR SONORO
Greyhound – Il nemico invisibile
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Feeling Through
The Letter Room
The Present
Due estranei
White Eye

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ANIMATO
Burrow
Genius Loci
Se succede qualcosa, vi voglio bene
Opera
Yes-People

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO
A Concerto Is A Conversation
Do Not Split
Hunger Ward
A Love Song for Latasha
Colette

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Love and Monsters
The Midnight Sky
Mulan
L’unico e insuperabile Ivan
Tenet

MIGLIORE SCENOGRAFIA
The Father
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Notizie dal mondo
Tenet

MIGLIOR MONTAGGIO
The Father
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

MIGLIORE COLONNA SONORA
Da 5 Bloods – Come fratelli
Mank
Minari
Notizie dal mondo
Soul

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“Hear My Voice – Il processo ai Chicago 7
“Husavik” – Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga
“Io sì (Seen)” – La vita davanti a sé
“Speak Now” – Quella notte a Miami…
“Fight for You” – Judas and the Black Messiah

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