“Nerve”: fin dove sei disposto a spingerti per fama e follower?

Tratto dal romanzo omonimo di Jeanne Ryan, il thriller attualissimo sulle derive del web e la pericolosità dei giochi online

Un film di Henry Joost, Ariel Schulman. Con Emma Roberts, Juliette Lewis, Dave Franco, Miles Heizer, Emily Meade. Thriller, 96’. USA, 2016

Basato sull’omonimo romanzo di Jeanne Ryan, edito in Italia da Newton Compton

 

Ti rendi conto che il ruolo d’inviato al Festival del cinema di Cannes, per quanto soddisfacente, ti fa precipitare in un triste black out informativo quando, tornado alla routine delle anteprime stampa, cadi letteralmente dal pero davanti a una domanda sul caso giornalistico del momento, alias Blue Whale.

La sera, tornato a casa dall’evento di turno, ho aperto il computer e cercato di colmare il vuoto. Non voglio lanciarmi in analisi del fenomeno, persone più preparate di me hanno già speso fiumi di parole sui suicidi di ragazzi in Russia istigati da un gioco online.

Mi limito a dirvi che ancora prima che scoppiasse il caso, nel 2012, la scrittrice Jeanne Ryan firmò un romanzo, “Nerve”, dove immaginava come i giovani, preda della noia e di un vuoto di valori e creatività, potessero arrivare a mettere a rischio la propria vita per gioco, e per un like in più. Tristemente profetico, non vi sembra?

Il libro è diventato un best-seller e da lì alla decisione di adattarlo per il cinema il passo è stato breve.

Vee Delmonico (Roberts) è una studentessa modello all’ultimo anno delle superiori, stanca di rimanere sempre in disparte. La ragazza sogna di trasferirsi in California, ma non se la sente di lasciare sola la madre (Lewis), ancora traumatizzata dalla morte dell’altro figlio avvenuta due anni prima.

Quando viene umiliata dall’amica Sidney (Meade), accanita giocatrice di Nerve, Vee decide di iscriversi anche lei, solo per provare quello che in apparenza sembra un gioco innocuo e divertente.

Vee viene risucchiata nel vortice della competizione, della fama e dei follower, assieme a un misterioso ragazzo, Ian (Franco), fino a che il gioco diventa inquietante e le sfide sempre più rischiose, in un crescendo che porterà alla prova finale dove la posta in gioco sarà altissima.

“Nerve” è un film che per struttura narrativa, tematiche e cast sembra pensato per un pubblico giovane, ma che si lascia guardare con curiosità e interesse anche dagli adulti.

Quello che può sembrare una versione aggiornata dei giochi di ruolo degli anni ‘80 e ‘90, visto alla luce dei recenti fatti di cronaca cambia completamente prospettiva.

Anche se il film non ha alcuna pretesa educativa e presenta limiti sia nella sceneggiatura che nella realizzazione, riesce comunque a catturare l’attenzione di chi guarda e a farlo riflettere su quanto il web, oggi, possa essere pericoloso soprattutto per menti fragili e suggestionabili.

Tecnicamente parlando, la prima parte funziona meglio, mentre la storia perde poi forza mano a mano che va avanti, diventando prevedibile, anche se il finale ha una sua ragione d’essere.

In un cast giovane e nel complesso apprezzabile spicca Emma Roberts, nipote della più famosa Julia, che crediamo possa riuscire a ritagliarsi il suo spazio nel mondo del cinema per le sue capacità e non solo per la parentela. La sua è una performance grintosa e di discreta personalità.

Insomma, “Nerve” non sarà un capolavoro, ma consigliamo comunque a giovani e meno giovani di vederlo, fosse solo per riflettere un attimo se valga o meno la pena rischiare la vita solo perché ci si annoia.

 

Il biglietto da acquistare per “Nerve” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto (con riserva). Sempre.

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