“Mad Max: Fury Road”: reboot per la famosa saga action anni ’80

Tom Hardy è l'agente scelto che ha fatto la fortuna di Mel Gibson in una versione meno tormentata

di Simona Quadri

 

Un film di George Miller. Con Tom Hardy, Charlize Theron, Rosie Huntington-Whiteley, Zoë Kravitz. Azione, 120′. USA, Australia, 2015

In un futuro imprecisato post-apocalittico la Terra è in mano ai predoni. Tra questi Immortan Joe, che controlla la Cittadella con il pugno di ferro, imponendo il culto della personalità. Finché la sua compagna e “Imperatrice”, Furiosa, lo tradisce, portando con sé le schiave e concubine di Immortan.

 

Dopo trent’anni dall’uscita al cinema dell’ultimo film della trilogia, “Mad Max – Oltre la sfera del tuono” (1985), riparte la serie incentrata sull’agente scelto Max Rockatansky.

Ambientato in un futuro post-apocalittico, “Mad Max: Fury Road” vede alla regia George Miller, che già aveva diretto la trilogia cinematografica diventata cult negli anni ’80. Nei panni del protagonista Tom Hardy, a cui spetta il difficile compito di sostituire Mel Gibson che venne lanciato proprio dalla pellicola del 1979. Al suo fianco una quasi irriconoscibile Charlize Theron, che per l’occasione è tornata a rasarsi i capelli a zero.

Le prime recensioni online sul film sono particolarmente positive: c’è chi lo ha definito persino “un capolavoro assoluto”. Il budget è milionario, il cast stellare.

Ambientato in un deserto in cui gli uomini lottano tra di loro per sopravvivere all’abisso, il quarto film di Miller racconta la storia di due personaggi in fuga che hanno il potere e il sogno di liberare il mondo. Max, dopo che la moglie e i figli sono stati uccisi, è alla ricerca di un suo equilibrio; Furiosa è una donna d’azione che vuole tornare al suo paese d’origine e che per farlo sceglie la via del deserto.

“Mad Max: Fury Road” è stato presentato in anteprima a Los Angeles il 7 maggio. Sul red carpet californiano, a sorpresa, era presente anche Mel Gibson. Al Festival di Cannes è stato proiettato il 14 maggio, fuori concorso, in contemporanea con l’uscita nelle sale di tutto il mondo, Italia compresa.

Alcune curiosità che rendono il film ancora più interessante. Oltre l’80% degli effetti speciali presenti nel film sono reali, costituiti da una combinazione di acrobazie, trucco e lavoro sul set. La CGI è stata usata con parsimonia, per valorizzare il paesaggio namibiano, rimuovere le manovre e dare vita al braccio sinistro di Furiosa/Charlize Theron, che è un arto artificiale.

Nonostante questo uso moderato delle nuove tecnologie, il quarto capitolo della serie è anche il primo a uscire in 3D (dal momento che le altre pellicole risalgono agli anni ’70/’80 questo dato non dovrebbe stupirvi troppo).

Quando George Miller ha proiettato alcuni spezzoni al South by Southwest festival, un uomo si è alzato e gli ha chiesto: “Come diavolo hai fatto a filmare quelle scene?”. L’uomo in questione altri non era che il regista di “Sin City” Robert Rodriguez.

I motivi per scegliere di vedere questo film, insomma, sono tanti. Ma attenzione, ricordiamo che la pellicola ha avuto negli States un Rating R (ovvero Restricted), ed è stato vietato ai minori di 17 anni non accompagnati dai genitori per via di “intense scene di violenza durante tutto il film e immagini disturbanti”.

Buona visione dunque.

 

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