“Lucania – Terra sangue e magia”: racconto di una realtà dimenticata

Angela Fontana si conferma interprete di grande talento e prospettiva, in una storia senza tempo

Un film di Gigi Roccati. Con Giovanni Capalbo, Angela Fontana, Pippo Delbono, Maia Morgenstern, Christo Jivkov. Drammatico, 85′. Italia 2019

Lucania: è qui che vivono Rocco e Lucia, un padre severo, legato alla terra come un albero, e una ragazza selvatica, muta dalla morte della madre Argenzia, che ha il dono di vedere e di sentirne l’anima. Un giorno Rocco respinge l’offerta di Carmine, un autotrasportatore che gli chiede di seppellire materiali tossici nella sua terra in cambio di denaro e, scopertosi in grave pericolo, decide di fuggire a piedi per mettere in salvo la figlia.

 

Vivere nel Terzo millennio dovrebbe farci sentire felici e fortunati, trattandosi di  un’epoca storica segnata da grandi conquiste sociali ed economiche, e da continue scoperte scientifiche e tecnologiche.

Peccato che osservando la realtà del nostro Paese viene spontaneo chiedersi se l’Italia partecipi o meno di questo clima. A un Nord industriale, ricco e modernizzato continua a contrapporsi un Sud ancorato a una vita rurale e tradizionale, e restio a qualsiasi forma di cambiamento.

Con il suo secondo film, “Lucania – Terra sangue e magia”, Gigi Roccati cerca di raccontare l’anima “agricola” dell’Italia, residuale ma quanto mai combattiva, con una storia ambientata nella bella e magica Basilicata.

La storia di Rocco e della figlia Lucia, per quanto ambientata ai nostri giorni, sembra sospesa nello spazio e nel tempo. Si percepisce fin da subito l’ambizione di mescolare tradizione e modernità, spiritualità e cultura popolare, inserendo nell’intreccio anche la tematica delicatissima dello smaltimento illegale dei rifiuti.

Sceneggiatura e successiva messa in scena non si dimostrano all’altezza dell’ambizione drammaturgica – eccesiva visti i mezzi a disposizione. La componente criminale della vicenda risulta debole, nonostante il prezioso contributo di Pippo Delbono nel ruolo di Carmine.

“Lucania – Terra sangue e magia” funziona invece quando si concentra sulla storia principale, grazie anche alle interpretazioni convincenti e intense dei due protagonisti. Angela Fontana in particolare emerge, confermando il suo talento e le grandi potenzialità.

Per cogliere a pieno il potenziale tragico ma anche liberatorio del film di Roccati non basta guardare, bisogna sentire e soprattutto percepire. E concordare, nel romantico quanto onirico finale, che ogni genitore dovrebbe lasciare ai figli la libertà di scegliere il proprio futuro.

 

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