È tutto pronto per il BFI London Film Festival 2022, che dal 5 al 15 ottobre animerà la capitale ma anche altri luoghi del Regno Unito con il suo ricco programma di film e serie. L’edizione numero 66 promette un completo ritorno alla normalità dopo la pandemia, con le stelle che sfileranno sul red carpet, talk aperti al pubblico e tanti momenti di incontro.
I film presentati sono ben 164, e tra questi si contano 23 première assolute, 6 internazionali e 15 europee. Tantissimi i Paesi rappresentati e come di consueto la componente femminile è ampiamente rappresentata nella figura di registe, sceneggiatrici e produttrici.
“Se vogliamo trovare un filo conduttore che unisce questi lavori, brillanti ma davvero diversi, è l’audacia a l’ambizione di registi e ideatori – ha dichiarato Tricia Tuttle, che lascerà dopo questa edizione la direzione artistica del BFI. – Stiamo attraversando un periodo senza precedenti di cambiamenti, e gli artisti sono la nostra stella polare, coloro che ci guidano in questo mondo spesso confuso. Le opere presentate mi ricordano ancora una volta perché amiamo i film, le serie, le narrazioni visuali di ogni tipo… perché ci aiutano a vedere le cose, a mettere a fuoco ciò che ci circonda”.
Ad aprire il London Film Festival sarà “Roald Dahl’s Matilda the Musical” dell’inglese Matthew Warchus, che ha anche sviluppato e diretto lo spettacolo teatrale omonimo, rappresentato a Londra e Broadway. Emma Thompson, Lashana Lynch, Stephen Graham, Andrea Riseborough, Sindhu Vee e Alisha Weir compongono il cast.
Chiusura affidata invece a “Glass Onion: A Knives Out Mystery” di Rian Johnson. Dopo il successo del film del 2018, Daniel Craig riprende il ruolo del detective Benoit Blanc, che questa volta viaggerà fino in Grecia per risolvere un mistero che coinvolge un nuovo gruppo di appariscenti sospettati. Nel cast Edward Norton, Janelle Monáe, Leslie Odom Jr., Kate Hudson.
Come di consueto, otto pellicole si contenderanno il premio nella Competizione ufficiale: “Argentina, 1985” di Santiago Mitre, il canadese “Brother” di Clement Virgo, “Corsage” di Marie Kreutzer, “Les damnés ne pleurent pas” di Fyzal Boulifa. E ancora “Enys Men” di Mark Jenkin, “Godland” di Hlynur Palmason, “Nezouh” di Soudade Kaadan e “Saint Omer” di Alice Diop, già premiato a Venezia.
Oltre al premio per il miglior film, verrà assegnato quello per la miglior opera prima, per il miglior documentario, per la miglior opera d’arte immersiva e per il miglior cortometraggio. E il programma si articola poi nelle consuete categorie: Love, Debate, Laugh, Dare, Thrill, Cult, Journey, Create, Experimenta, Shorts, Expanded, Famigly.
Tra i film più attesi, il “Pinocchio” animato in stop-motion di Guillermo Del Toro, che arriverà su Netflix il 9 dicembre, “Causeway” con il premio Oscar Jennifer Lawrence, che presenzierà a Londra, “The good nurse” con Jessica Chastain ed Eddie Redmayne. E per il secondo anno, verranno presentate anche alcune serie televisive, come il western “The English” con Emily Blunt e Chaske Spencer, oltre ai film.
Il London Film Festival promette di regalare grandi emozioni, nei suoi dodici giorni di proiezioni, incontri e dibattiti. Appuntamento dal 5 ottobre sotto il Big Ben – oppure su Parole a Colori, con il nostro speciale.