Quella di cui vogliamo parlavi oggi è un’iniziativa trasversale, che toccherà diverse città d’Italia dal 21 maggio al 2 giugno: le Piazze del Libro. Il programma di eventi realizzati in collaborazione con l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, che si svolgeranno in contemporanea è ricchissimo. A unire, una missione comune: contagiare gli italiani da Nord a Sud con un’inguaribile voglia di leggere, di scoprire nuove storie, e tuffarsi in pagine e pagine.
Seguendo la storica Fiera dei Librai a Bergamo, ispiratrice dell’iniziativa, le città che hanno aderito, oltre a quella lombarda, sono: Catanzaro, Foggia, Lecce, Rivoli Torino, Sassari, Tricase, Trieste, Ventotene.
Le occasioni di incontro e riflessione non mancheranno, ce n’è davvero per tutti i gusti. A Catanzaro, per esempio, fra il 21 e il 31 maggio ci saranno letture animate e laboratori didattici per le scuole, incontri con autori come Mimmo Gangemi, Giuseppina Torregrossa, Lou Palanca, Margherita Oggero, John Peter Sloan, Paolo Mieli, Beppino Englaro. Oppure, a Rivoli Torino, la 10° Fiera del Libro – dal 21 maggio al 3 giugno – offrirà ai cittadini metri e metri di libri, inframmezzati da recite poetiche, animazioni per bambini, letture per ragazzi, oltre alla presentazione dei sei volumi finalisti del 63° Premio Bancarella.
A Sassari dal 22 al 30 maggio sono attesi, tra gli altri, Andrea Vitali, Paola Soriga e Aldo Nove. A Lecce, invece, ci saranno lectio sulla lettura, jukebox e flashmob letterari, reading, contaminazioni tra generi come gli electro poems; a Tricase (Lecce), dal 23 maggio al 2 giugno si potranno gustare, insieme ai libri, prelibatezze eno-gastronomiche del territorio, ci si sfiderà in laboratori di lettura e seminari di scrittura e non mancheranno le opportunità di ascoltare la viva voce degli scrittori, come Fabio Genovesi, Mario Desiati, Alessandro Piperno, Barbara Di Gregorio, Marco Caneschi.
L’amore per i libri e la lettura non deve essere certo rimanere circoscritto a un unico periodo dell’anno. Ma in un Paese come il nostro, dove troppo spesso i libri vengono relegati a un ruolo marginale nella vita delle persone – giovani e meno giovani – portare la cultura fisicamente nelle città può essere una soluzione per, quanto meno, scuotere la gente.
Voi che cosa ne pensate? Vi capita mai di partecipare a festival, incontri, reading? Pensate che queste iniziative nazional-popolari servano a qualcosa, oppure finisce che si interessano sempre e soltanto quelli che già leggono di loro? Commentate con le vostre esperienze, e le vostre idee.