Arriva nei cinema “Indivisibili“, il film di Edoardo De Angelis presentato alla Biennale di Venezia che racconta la storia di Dasy e Viola, gemelle siamesi alla ricerca della propria libertà nella Napoli di oggi (leggi la recensione).
Sono con noi le due protagoniste, Angela e Marianna Fontana.
Indivisibili è una bellissima storia che possiamo dire parla della purezza dei giovani e di come questa debba difendersi dall’arroganza degli adulti. Voi che ne pensate?
Angela: Oggi noi adolescenti veniamo un po’ risucchiati dalla società. Questa arroganza che talvolta hanno verso di noi gli adulti nell’affermarsi ci impedisce di inseguire i nostri sogni. Il film tratta proprio di questo. Queste due gemelle lottano per la loro indipendenza, e sono gli adulti, anche quelli che appartengono alla loro famiglia, che impediscono loro di farlo. Un tema particolare.
Il fatto di essere indivisibili in che misura è un handicap e in che misura ha invece contribuito a formare la personalità delle protagoniste?
Marianna: Dasy e Viola hanno vissuto fino a 18 anni da siamesi, una situazione molto particolare. Vivere attaccate, lo abbiamo provato anche per noi interpretando i due personaggi, è molto complicato. Devi camminare in sincrono, mangiare in sincrono, non sei libero in un certo senso. Una situazione bella e brutta insieme. Bella perché si sta sempre insieme, c’è sempre una persona che può darti consigli e ti è vicina; brutta perché senti un peso enorme, non puoi essere libero e indipendente, e per l’uomo questo è fondamentale.
È vero che queste sorelle sono indivisibili, ma sono anche diverse. In che cosa?
Angela: Come si evince dal film le sorelle sono molto diverse caratterialmente. Dasy, interpretata da me, è molto più tenace e vivace, lotta per poter fare le sue esperienze. Viola invece è più dolce e sensibile. Lei non accetta di dividersi dalla sorella perché ha paura di perderla, dopo aver vissuto sempre insieme. La paura deriva più dal timore di perdere un pezzo di sé che da quello di separarsi.
Cosa significa per voi, che avete esordito con “Indivisibili”, far parte di questa storia così intensa? Pensate a un dopo nel mondo della recitazione oppure preferite dedicarvi al canto?
Angela: Questo film ci ha lasciato tanto, è stato un onore interpretarlo. L’amore che Dasy e Viola nutrono l’una per l’altra è un a cosa unica e indispensabile. Stiamo vivendo un momento bellissimo, ma continuiamo a studiare perché per noi è la cosa fondamentale, migliorare sempre quello che siamo. Quindi per adesso quello che facciamo è soprattutto studiare.
Siete soltanto all’esordio e ci sarà tempo per cambiare idea, ma preferireste essere ricordate come cantanti o come attrici?
Marianna: Non importa la categoria, purché siamo capaci di trasmettere un’emozione.
Da uno a dieci quanto avete bisogno di una vacanza in solitaria dopo un film che vi ha impegnato per sei mesi e vi ha portato a vivere in simbiosi?
Marianna: Una bella domanda. Fino a oggi non ci abbiamo mai pensato. Forse sì, abbiamo bisogno di staccarci un attimo perché abbiamo delle esperienze da fare. Comunque in questa estate abbiamo fatto cose singole, quindi un po’ l’abbiamo provata la sensazione di essere divise, anche perché non siamo proprio Dasy e Viola e viviamo la nostra vita in modo indipendente l’una dall’altra.
Angela: Comunque una vacanza da sole è da considerare.
Marianna: Penso che la faremo.
Venezia, Toronto, prossimamente Londra. Una cosa positiva e una negativa di essere in questo tourbillon cinematografico?
Marianna: Penso che questo sia un po’ il sogno di tutti, in un certo senso, visitare bellissime città portando in giro un film che amiamo e in cui abbiamo messo l’anima – non solo noi ma Edoardo De Angelis e la troupe. Di negativo probabilmente non c’è niente. Forse un po’ lo stress ma non è negativo, perché siamo piene di adrenalina, abbiamo 19 anni e confrontarsi con persone adulte e con esperienza è bellissimo.
Un’ultima curiosità: come state vivendo questa nuova popolarità? Avete notato delle differenze nella vita di tutti i giorni?
Marianna: Le persone ci riconoscono, sì, ma noi restiamo con i piedi per terra. Un riscontro c’è ma non proprio plateale.
Angela: Io non mi sento popolare, mi sento come prima. Ed è quello che rispondo anche a chi me lo chiede.
In bocca a lupo ad Angela e Marianna per l’uscita del film e per i progetti futuri.