di Concetta Piro
Nel cinema è ormai una consuetudine: quando un film riscuote un certo successo di pubblico si vuole cavalcare l’onda, costruendoci sopra, se non una serie, almeno un sequel. Non sempre queste riprese valgono il prezzo del biglietto, ma ci sono anche casi in cui riescono meglio degli originali.
Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo deciso di parlare proprio di questo: film che, pur essendo venuti per secondi, vengono ricordati più dei predecessori, per quanto illustri.
Il Padrino – Parte II di Francis Ford Coppola (1974)
Nella seconda parte della saga del Padrino, adattamento dei romanzi di Mario Puzo, Al Pacino nei panni di Michael Corleone è il protagonista assoluto. Il film risulta più visivo e meno descrittivo del precedente, più popolare – nel senso di rivolto a un pubblico ampio -, meno lento. Se “Il Padrino” è un classico, è la Parte II che cattura l’attenzione.
Star Wars Episodio V – L’impero colpisce ancora di Irvin Kershner (1980)
Nella galassia lontana lontana della saga fantascientifica di Guerre stellari, il buio invade tutto in questo sequel ambientato tre anni dopo gli eventi del primo film. I personaggi vengono sviluppati in modo più meticoloso, si scopre la vera identità di Darth Vader, in quello che finisce per essere l’episodio più significativo dell’intera serie.
Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme (1991)
Sequel di “Manhunter – Frammenti di un omicidio” di Michael Mann (1986), pellicola pessima dove appare però per la prima volta lo psichiatra antropofago Hannibal Lecter. “Il silenzio degli innocenti”, di contro, è perfetto in ogni sua parte. Crudo e vivo, schietto e sincero, descrittivo quanto basta, un film con le giuste sbavature, non eccessive ma a tratti fastidiose, che migliora nella seconda parte, dove anche la fotografia si fa più elettrizzante.
Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan (2008)
Uno dei pochi sequel che funziona anche come film a sé. Chiunque può infatti guardarlo senza annoiarsi o perdere il filo, anche se non ha visto il precedente “Batman Begins” (2005). Più della riproposizione in chiave oscura della storia di Batman e compagnia, resta negli annali del cinema l’interpretazione del Joker di Heath Ledger, quasi iconica come quella di Jack Nicholson.