Dopo l’uscita del trailer e di due poster, cresce l’attesa intorno a “Pinocchio” di Matteo Garrone, nuova rivisitazione del libro di Collodi, con Roberto Benigni nel ruolo di mastro Geppetto, in arrivo nei cinema italiani il 19 dicembre.
La storia del burattino di legno, uscita a puntate per la prima volta tra il 1881 e il 1882, ha ispirato sceneggiatori e registi, dando il là a un’ampia serie di rivisitazioni. Tra i prodotti per la tv impossibile non citare lo sceneggiato del 1972 diretto da Luigi Comencini, con un grandissimo Nino Manfredi nei panni di Geppetto e Gina Lollobrigida in quelli della fata turchina.
Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto di concentrarci solo sul cinema, scegliendo i quattro Pinocchio, che fino a oggi, hanno fatto sorridere e commuovere il pubblico.
PINOCCHIO (1911)
di Giulio Antamoro. Con Polidor, Augusto Mastripietri, Natalino Guillaume. Fiabesco, 48′.
Della primissima trasposizione della storia di Collodi, con il grande Polidor (Ferdinand Guillaume, esisteva solo una copia incompleta e mal ridotta fino a quando, qualche anno fa, nella Cineteca Italiana è stato trovato il negativo originale, che ha permesso la visione completa di un’opera piuttosto visionaria per il tempo in cui è stata girata.
PINOCCHIO (1940)
di Hamilton Luske, Ben Sharpsteen. Con Dickie Jones, Christian Rub, Cliff Edwards, Evelyn Venable, Charles Judels. Animazione, 88′. USA 1940
Nel 1940 Walt Disney decise di fare di Pinocchio un film d’animazione miliardario, un cartone da diffondere nel mondo intero. Per questo diversi elementi dell’originale vennero eliminati. Tecnicamente parlando si tratta di un prodotto molto complesso, costato cifre enormi. Inizialmente non riscosse grande successo (andò meglio nelle riedizioni successive), e fu una delle cause della grave crisi che colpì la Disney negli anni Quaranta.
PINOCCHIO (2002)
di Roberto Benigni. Con Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Carlo Giuffrè, Mino Bellei, Peppe Barra. Commedia, 145′. Italia 2002
Il Pinocchio di Roberto Benigni non ha convinto tutti al momento dell’uscita ma, di certo, ci ha permesso di guardare il bambino/burattino e la sua storia da una diversa angolazione, più matura. La fotografia e i costumi di Danilo Donati, sublimi, conferiscono al film una certa vivacità e le battute, pronunciate da un adulto, assumono significati più profondi.
PINOCCHIO (2012)
di Enzo D’Alò. Con Gabriele Caprio, Mino Caprio, Rocco Papaleo, Paolo Ruffini, Maurizio Micheli. Animazione, 84’. Italia 2012
Musicata da Lucio Dalla e con i disegni di Lorenzo Mattotti, la fiaba di Enzo D’Alo ha ottenuto una candidatura agli European Film Awards. Il suo punto di forza sta nel punto di vista innovativo con cui guarda ad alcuni personaggi: Geppetto, prima di tutto, dipinto come un adulto che non ha mai dimenticato di essere un bambino; e poi la Fata Turchina, amica e quasi coetanea di Pinocchio piuttosto che sostituta della figura materna. Una storia famosa raccontata in modo differente.