Giovedì 25 marzo si è celebrato il secondo Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita dal Consiglio dei ministri a inizio 2020 (in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte del sommo poeta, avvenuta il 14 settembre 1321).
Vi state chiedendo perché è stata scelta questa data? Perché secondo gli studiosi proprio il 25 marzo avrebbe avuto inizio il viaggio ultraterreno narrato nelle tre cantiche della Divina Commedia.
Nel nostro appuntamento di oggi con la rubrica “I Fantastici 4”, dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo voluto omaggiare anche noi Dante, attraverso quattro film dove, in qualche modo, “compare”.
L’INFERNO
di Giuseppe Berardi, Arturo Busnengo. Con Giuseppe Berardi, Armando Novi. Muto, 71′. Italia 1911
Composto da 54 scene, il film narra fedelmente la prima cantica della “Divina Commedia” attraverso l’utilizzo di una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Dante incontra Virgilio nella selva oscura e inizia il viaggio infernale tra cerchi, gironi e bolge, dove incontra i celebri personaggi del poema: Minosse, Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Pier della Vigna. Uno dei capolavori del genere in costume per il quale si distinsero i produttori italiani negli anni ’10.
MACISTE ALL’INFERNO
di Guido Brignone. Con Umberto Guarracino, Felice Minotti, Bartolomeo Pagano, Pauline Polaire, Elena Sangro. Mitologico, 95′. Italia 1926
Uno dei film più interessanti della produzione italiana al tempo del muto, bloccato nel 1925 dalla censura che concesse il visto solo un anno dopo. Lo scontro mitologico tra Maciste e Belzebù è tratto, come recita anche una delle locandine del periodo, da “una diavoleria di Fantasio”, al secolo Riccardo Artuffo che a sua volta aveva “pescato” dall’Inferno di Dante.
IL CONTE UGOLINO
di Riccardo Freda. Con Carlo Ninchi, Gianna Maria Canale, Peter Trent, Carla Calò, Nerio Bernardi, Luigi Pavese. Avventura, 90′. Italia 1949
Il conte Ugolino della Gherardesca (che nella Commedia compare alla fine del canto XXXII e poi nel XXXIII, imprigionato nel ghiaccio dell’Antenòra, tra i traditori della patria) fu un nobile pisano del Duecento. Accusato di tradimento venne rinchiuso con i figli e i nipoti nella Torre della Muda e qui lasciato morire di fame. Il film di Freda racconta gli eventi che portarono a questo tragico epilogo.
LA CASA DI JACK
di Lars von Trier. Con Matt Dillon, Bruno Ganz, Uma Thurman, Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl, Riley Keough. Thriller, Drammatico, Horror, 155′. Danimarca, Francia, Germania, Svezia 2018
Jack (Matt Dillon) è un serial killer spietato. Le sue azioni vengono punite con una spedizione all’inferno. A condurlo, non poteva che esserci Virgilio, interpretato da uno straordinario Bruno Ganz. Dopo una serie di scene pittoresche, colorate e affascinanti, tutto termina in un vortice di fuoco, lava e pietre, che per il fascino che trasuda siamo convinti avrebbe soddisfatto anche lo stesso Dante.