Viaggio a Londra: 8 motivi artistici per partire questo autunno

L’estate ormai è solo un ricordo, e l’autunno sta piano piano prendendo il sopravvento. Cosa c’è meglio di un weekend fuori porta, per combattere la malinconia provocata dal clima più freddo e dalle ore di sole che diminuiscono in modo drastico?

Secondo Timeout, Londra è sempre un’ottima scelta, come meta di relax e divertimento. Indecisi? Ecco 8 motivi, rigorosamente a tema artistico, per scegliere di trascorrere qualche giorno nella capitale del Regno Unito.

The world goes Pop, Tate Modern, Londra
The world goes Pop, Tate Modern, Londra

1. La mostra “The world goes Pop” alla Tate Modern. Un nuovo punto di vista sulla Pop Art, recepita come arte di protesta dalle culture del Sud America, dell’Asia e del Medio Oriente, quindi fuori dal tipico contesto della società dei consumi. L’esposizione è partita a settembre e resterà aperta fino al 24 gennaio.

2. L’8 ottobre è stata inaugurata nel quartiere di Lambeth la Newport Street Gallery, uno spazio espositivo composto da 5 edifici, voluto dal grande artista Damien Hirst, che intraprende così anche la strada della promozione artistica. Lo galleria ospita un’interessantissima collezione permanente, frutto del lavoro dello stesso Hirst e degli scambi coi suoi compagni appartenenti agli Young British Artists, e uno spazio temporaneo al momento ospitante una mostra dedicata all’artista britannico John Hoyland.

3. Ottobre è anche il mese dell’inaugurazione alla National Gallery di “Goya: The Portraits”, la mostra dedicata alla produzione ritrattistica di Francisco Goya. L’artista spagnolo si è dedicato in modo costante alla pittura di ritratti, usandola come mezzo per descrivere la controversa società iberica del XVIII secolo in un modo totalmente innovativo. La mostra, inaugurata il 7 ottobre, rimarrà aperta fino al 10 gennaio.

L’artista francese JR è in mostra alla galleria Lazarides, Londra.

4. Fino al 14 novembre alla galleria Lazarides è in mostra JR, uno degli artisti contemporanei più quotati. Francese, è famoso soprattutto per i maxi ritratti di persone comuni con cui ha tappezzato luoghi insoliti di diverse città in tutto il mondo. Alla Lazarides presenta gli ultimi progetti, tra cui Unframed Ellis Island, un racconto per immagini che parte dagli archivi storici per commemorare il passaggio dei milioni di immigrati che hanno cercato fortuna negli States.

5. Torna al Museo di Storia Naturale la mostra dedicata ai vincitori del premio di fotografia naturalistica più prestigioso del mondo, il Wildlife Photographer of the year. Tra migliaia di immagini inviate da ogni parte del globo, ecco in esposizione, fino ad aprile, le fotografie che meglio delle altre sono riuscite a raccontare la magia del mondo animale e naturale, e le sue infinite sfaccettature. Ormai virale la foto vincitrice: la volpe rossa che trascina la carcassa di una volpe artica nella tundra canadese.

6. Il British Museum sceglie di celebrare la cultura celtica con una mostra interamente dedicata alla storia di questo popolo. “Celts: Art and Identity” è stata inaugurata a settembre e resterà aperta fino al 16 gennaio. L’esposizione ripercorre i 2500 anni di storia celtica, dalla prima testimonianza attestata fino alle influenze sulla cultura odierna, attraverso armi, manoscritti e oggetti d’arte di diverse epoche storiche.

Installazione multisensoriale “States of mind: yellowbluepink” di Ann Veronica Janssens.

7. Cosa si prova a essere immersi in una fittissima nebbia colorata? Perdita della percezione temporale, delle coordinate spaziali, del rapporto con gli oggetti? È quello che tenta di scoprire l’artista inglese Ann Veronica Janssens con la sua installazione multisensoriale “States of mind: yellowbluepink” alla Wellcome Collection. Immerso in una foschia densissima che invade la sala, il visitatore potrà testare i meccanismi della percezione e lasciarsi disorientare dalla mancanza di punti di riferimento. L’installazione resterà aperta fino al 3 gennaio.

8. Strano rapporto quello tra arte e alcol, fonte di ispirazione e ragione di fallimenti. La Tate Modern indaga questo binomio con la mostra “Art and Alcohol”, in cui si esplora il ruolo dell’alcol nell’arte britannica dal XIX secolo a oggi, tra descrizioni di effetti devastanti e celebrazione adorante di bevande ad alto tasso alcolemico. La mostra verrà inaugurata il 16 novembre e sarà aperta al pubblico fino all’autunno 2016.


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