di Ilaria Grasso
La storia si ripete. I fan protestano da tempo per i ritardi nell’uscita del sesto libro della saga fantasy “Le cronache del ghiaccio e del fuoco” e di tanto in tanto, invece dell’attesissimo romanzo, arriva un’intervista oppure una nuova pubblicazione, rilasciata come una sorta di contentino.
Il 1 agosto “Il trono di spade” ha festeggiato un anniversario importante: ha compiuto 20 anni. Era infatti il 1 agosto 1996 quando George R. R. Martin aprì per la prima volta ai lettori le porte del continente di Westeros, pubblicando il romanzo “A game of thrones”.
Per celebrare la ricorrenza, lo scrittore ha annunciato online l’uscita in ottobre di un nuovo libro… sfortunatamente non si tratta ancora di “The winds of winter”, ma solo di un’edizione speciale illustrata del primo capitolo della saga.
I lettori sono in attesa ormai da cinque anni, da quando nel 2011 è uscito “A dance with dragons”, ma la messa in onda della serie tv HBO non ha fatto che esacerbare gli animi. Il fatto che la sesta stagione, terminata da qualche mese, abbia superato il materiale trattato nei libri ha reso i fan ancora più impazienti – e le rassicurazioni di Martin che i due format abbiano ormai vita propria, quindi il rischio di spoiler sia minimo, sono servite a ben poco.
A essere onesti, in origine il problema non si poneva, in quanto tanti si aspettavano che “The winds of winter” arrivasse in libreria prima della messa in onda della 6° stagione dello show. A inizio anno, però, è stato l’autore stesso a smorzare gli entusiasmi, con un post online dove spiegava di essere ancora in alto mare.
Per calmare le acque è intervenuta in questi giorni anche Jane Johnson, editore di Martin, che naturalmente ha preso le difese dello scrittore, alle prese con un’opera quanto meno mastodontica.
“Io sono come Jon Snow: non so niente! – ha dichiarato la Johnson durante un’intervista. – Posso solo dirvi che George sta lavorando duramente, e non appena ci consegnerà il manoscritto procederemo alla pubblicazione”.
Insomma, l’inverno sta arrivando… per capire quando, non possiamo fare altro che aspettare.