Anno nuovo, nuovi debutti nei teatri italiani. Il 2015 si presenta, infatti, da nord a sud con una stagione ricca di anteprime. Il cartellone proposto è davvero vario, tra titoli che fanno la loro comparsa per la prima volta e tanti grandi classici.
Il Piccolo Teatro di Milano, in grande spolvero in vista dell’Expo, vedrà in scena dal 29 gennaio al 15 marzo la “Lehman Trilogy” di Stefano Massini, la saga che narra le vicende della famiglia Lehman alle prese col sogno americano. Giunti negli Stati Uniti a metà Ottocento in cerca di fortuna, i fratelli Lehman daranno il via a una storia di ambizioni e fallimenti lunga più di un secolo, storia che abbraccia i più grandi avvenimenti degli ultimi decenni e si conclude nel 2008 col crollo della banca Lehman Brothers. Nata come trilogia, la vicenda è stata divisa in due parti, “Tre fratelli” e “Padri e figli”, per la regia di Luca Ronconi.
Debutto anche per la nuova “Carmen” di Mario Martone che inizia il suo tour dal Carignano di Torino il 24 febbraio, per poi proseguire in diversi teatri italiani del nord e del sud Italia. Nuova riproposizione per la celeberrima opere di Bizet, che nonostante questo non perde mai la sua carica di attualità. Amore e delitto passionale sono tematiche ancora oggi particolarmente sentiti; Mario Martone e Mario Tronco hanno adattato il testo in modo da farlo risultare ancora più contemporaneo. Iaia Forte sarà Carmen, insieme a lei Roberto De Francesco e l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Arriva invece alla Pergola di Firenze, per la regia di Gabriele Lavia, direttore dello stesso teatro, “La vita di Galileo”, che debutterà il 14 maggio e resterà in scena per una settimana. Il capolavoro di Bertolt Brecht racconta gli studi e le scoperte del grande scienziato toscano a partire dalla sua attività di insegnante e di fermo sostenitore della teoria copernicana e del libero pensiero. L’opera chiuderà la stagione della Pergola prima dell’estate.
Tre titoli, tre proposte nell’ampio cartellone della stagione 2015. Per gli amanti del teatro non c’è che l’imbarazzo della scelta.
