Serie tv | Canale 5 | Amore pensaci tu

Una serie tv di Francesco Pavolini, Vincenzo Terracciano. Con Emilio Solfrizzi, Filippo Nigro, Carmine Recano, Giulia Bevilacqua, Fabio Troiano, Valentina Carnelutti, Giulio Forges Davanzati, Margherita Vicario, Martina Stella, Benedetta Gargari, Emanuele Macone e con Giuliana De Sio nel ruolo di Tina.

10 episodi da 50′

La famiglia è un‘istituzione al tramonto, sopravalutata, criticabile, da rivedere?

State tranquilli, cari teledipendenti, Publispei ha da sempre a cuore la famiglia e la difesa del focolare domestico. Nel corso degli anni ne ha raccontato l’evoluzione, confezionando prodotti di successo come “Un medico in famiglia” e “I Cesaroni”.

Nel 2017 la casa di produzione ha voluto esagerare, creando uno show in 10 puntate con protagoniste ben quattro famiglie, molto diverse una dalle altre, ma accomunate dal fatto che sono i padri, qui, a gestire casa e figli.

“Amore pensaci tu” è la versione italiana della commedia australiana “House husbands”.

Lo spettatore, nei primi due episodi, osserva le dinamiche dei quattro nuclei familiari, uniti da un legame amicale o parentale che li porta a condividere emozioni e problemi.

Luigi (Emilio Solfrizzi) e Gemma (Valentina Carnelutti) sono la “coppia portante” della serie. Luigi è costretto a sacrificare il comando della piccola ditta edile di famiglia, nella quale anche Chiara (Margherita Vicario), la figlia maggiore, lavora, per occuparsi per la prima volta in maniera seria della sua famiglia. Gemma, infatti, stanca di mettere da parte la sua vita a favore delle figlie di lui, decide, con l’arrivo di Camilla (Benedetta Gargari), l’anarchica figlia sedicenne avuta da Luigi dalla seconda moglie e ora incinta, di mettere il compagno davanti alle sue responsabilità di padre. Il compito non è dei più semplici: Luigi non dovrà solo occuparsi di Camilla, ma anche di Caterina, la figlia più piccola, e, insospettabilmente, anche di Chiara.

Marco (Filippo Nigro) e Anna (Giulia Bevilacqua) si conoscono dai tempi del liceo. Insieme hanno formato la famiglia dei loro sogni: due figli, Nicola e Penelope, di 16 e 6 anni, e un’organizzazione originale, ma funzionale, con Marco che rimane a casa con i bambini, e l’ambiziosa Anna a far carriera in ospedale. Quando la piccola di casa inizia la scuola, anche Marco deciderà di tornare a lavoro, ma recuperare la posizione perduta in ufficio non sarà facile.

Jacopo (Carmine Recano) ed Elena (Martina Stella), non sono più una coppia da quando lui, ex calciatore, ha compromesso carriera e matrimonio. Dopo un periodo lontano l’uomo torna in città intenzionato a recuperare il rapporto con la madre dei suoi tre figli, ma cambiare non sarà facile.

Non poteva mancare la coppia di fatto, formata da Francesco (Fabio Troiano) e Tommaso (Giulio Forges Davanzati), che si ritrovano a doversi occupare di Stella, figlia della sorella di Tommaso, Carla, morta improvvisamente. La vera minaccia all’equilibrio della famiglia “speciale” della piccola arriva direttamente dall’interno e ha le sembianze della nonna Tina (Giuliana De Sio), una donna che ha perso tutto e che non si ferma davanti a niente. Schietta, sicura e tagliente, è detentrice di una nemmeno tanto velata ostilità nei confronti del fidanzato del figlio.

Rispetto alle ultime serie targate Mediaset, “Amore, pensaci tu” sulla carta sembra avere una marcia in più sul piano drammaturgico, anche se l’intreccio appare abbastanza scontato e prevedibile. Eppure le puntate si lasciano vedere, sostenute anche da una buona colonna sonora.

Nel ricco cast segnaliamo Margherita Vicario e Benedetta Gargari che sembrano avere le potenzialità, il talento e la freschezza scenica per emergere. Giulia Bevilacqua interpreta un personaggio che diverte; Fabio Trioano, Emilio Solfrizzi e Filippo Nigro portano in scena ruoli già rodati in precedenti film o serie e di conseguenza si muovono con esperienza, credibilità e naturalezza.

Vogliamo sbilanciarci ipotizzando per “Amore pensaci tu” un successo di pubblico in linea con quello delle precedenti produzioni targata Publispei, perché la famiglia, per quanto discussa e talvolta detestata, è un tema che piace.





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