Una serie ideata da Saverio Costanzo. Con Margherita Mazzucco, Gaia Girace, Anna Rita Vitolo, Alessio Gallo, Giovanni Amura, Francesco Serpico, Giovanni Buselli.
Drammatico. Italia, USA. 2018-in produzione
Nelle prime due stagioni abbiamo visto Elena e Lila passare da bambine ad adolescenti nella Napoli del dopoguerra. Adesso “L’amica geniale”, una delle serie Rai di maggior successo degli ultimi anni, tratta dall’omonima quadrilogia di Elena Ferrante, è pronta a tornare con i nuovi episodi, accompagnando le protagoniste nella maturità, e gli spettatori nell’Italia degli anni Settanta.
Lenù (Mazzucco) e Lila (Girace) sono diventate grandi. La vita, lo sappiamo, le ha costrette a crescere in fretta: la prima è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. La seconda, invece, ha un figlio piccolo, e dopo aver lasciato il marito e l’agiatezza lavora come operaia nel salumificio di Bruno Soccavo, in condizioni durissime.
Tra rivolte studentesche, scontri armati per le strade, occupazioni delle fabbriche e rivendicazioni degli operai, la terza stagione de “L’amica geniale” ci racconta non solo le vicende dei personaggi, ma anche un periodo storico di grandi cambiamenti del nostro Paese – e lo fa in modo più approfondito, rispetto agli episodi precedenti.
È chiara sin dall’inizio la volontà del regista Daniele Lucchetti, subentrato a Saverio Costanzo, qui presente come sceneggiatore, di rimanere molto fedele al romanzo d’origine, “Storia di chi fugge e di chi resta”, un romanzo complesso, che parla della realtà femminile degli anni ‘70 e dei primi passi compiuti verso l’emancipazione.
Elena e Lila, con le loro storie fatte di speranza e incertezze, tensioni e sfide, incarnano due modi diversi di essere donna in quel periodo. La prima si è elevata rispetto alle sue origini, vive un’esistenza agiata e appagante (almeno in teoria). La seconda ha scelto di lasciarsi alle spalle il matrimonio, e il benessere, e si spezza la schiena in fabbrica. Il legame che le unisce fin da bambine, per quanto gli eventi le abbiano allontanate, rimane fortissimo. Contraddittorio e ambivalente, ma fortissimo.
A trascinare il cast, sempre ben assortito, Gaia Girace e Margherita Mazzucco. Nonostante la due attrici siano molto giovani, la scelta di continuare con loro come protagoniste, invece di cercare interpreti più mature, sembra giusta per il progetto. Chi meglio di loro, che stanno crescendo come i loro personaggi, per raccontarne i cambiamenti?
“L’amica geniale” si conferma uno dei prodotti più coinvolgenti e meglio confezionati della nostra tv – anche questa volta l’attenzione ai costumi, alle ricostruzioni degli ambienti e ai dettagli è davvero notevole. Non ci resta che metterci comodi per quattro prime serate a partire da oggi, 6 febbraio, per scoprire la storia di chi fugge, e di chi resta.