GLI IMPERDIBILI | I 5 romanzi storici che è un sacrilegio non leggere

Best-seller come i "Pilastri della terra" di Follett e "Alékandros" di Manfredi ma anche perle rare

di Maurizio Carucci

 

Chi non si è ritrovato, almeno una volta, a fantasticare su come sarebbe stato vivere in un’altra epoca? Chi non avrebbe voluto conoscere i grandi personaggi del passato e vedere antiche civiltà? Ahinoi, tutto ciò non è (ancora) possibile. Tuttavia esiste un modo per assaporare le ere che furono senza correre il rischio di annoiarsi: leggere un bel romanzo storico.

Si tratta di un genere estremamente difficile da scrivere, che richiede una mole enorme di lavoro di documentazione prima di passare alla stesura, e per questo il rischio di incappare in opere di scarso valore è sempre alto.

Non sapete da dove cominciare? Vi proponiamo 5 romanzi che devono assolutamente figurare sul vostro scaffale se vi considerate fan del genere – o se intendete diventarlo.

 

LA PAPESSA di Donna Woolfolk Cross (1996)

La Papessa ha tutto ciò che ci si aspetta da un romanzo storico: amore, sesso, violenza, ambiguità e antichi segreti”, scriveva il Los Angeles Times. Ambientato nell’800 d.C., epoca in cui alle donne veniva preclusa ogni forma d’istruzione, il romanzo narra le vicende di Giovanna, fortemente attratta dal sapere e dalle scienze. La strada impervia che intraprenderà la porterà fino al cuore della Cristianità, Roma, ma anche a rinunciare all’amore. Da tempo si dibatte sulla validità storica della figura della protagonista (accostata da molti all’antipapa Giovanni VIII), che continua a essere coperta da un velo di leggenda.

 

ALÉXANDROS di Valerio Massimo Manfredi (2005)

Per invogliarvi a leggerle la trilogia potrebbe bastare solo il nome del protagonista, uno dei più grandi e affascinanti condottieri di tutti i tempi: Alessandro Magno. Le sue imprese sono universalmente note. Partito dalla Macedonia, un piccolo regno ai confini della Grecia, arrivò fin quasi alle sponde del Gange, in India, dando vita a uno degli imperi più vasti della storia. Manfredi riesce a non banalizzare la figura leggendaria e carismatica, condendo il tutto con intrighi, colpi di scena e numerosi personaggi, molti dei quali realmente esistiti.

 

I PILASTRI DELLA TERRA di Ken Follett (1989)

Probabilmente l’opera migliore dell’autore britannico, è un bestseller acclamato in tutto il mondo. La vicenda prende corpo nell’Inghilterra medievale, più precisamente dal 1120 al 1174, anno dell’assassinio di Thomas Becket. Tutto ruota attorno alla costruzione di una cattedrale e gli svariati personaggi che si susseguono, ognuno con la propria storia e caratterizzazione impeccabile, rendono impossibile identificare un protagonista unico, ma non per questo risultano “indeboliti”, anzi. Se non amate le trame ricche di intrecci e con notevole drammaticità lasciate perdere.

 

LA CATTEDRALE DEL MARE di Ildefonso Falcones (2006)

Per certi versi, questo romanzo può apparire simile ai “Pilastri della terra”, ma è comunque unico nel suo genere. Anche qui il perno centrale della trama è la costruzione di una chiesa, Santa Marìa del Mar, nella, minuziosamente ricostruita, Barcellona del XIV secolo. La chiesa sarà il trampolino di lancio per la scalata sociale di Arnau Estanyol, che da servo della gleba, tra umiliazioni, disastri personali e naturali, rivolte violente e subdola politica, riuscirà a toccare le vette della nobiltà. Il cuore di un affezionato lettore non potrà che sussultare dalla prima all’ultima pagina.

 

MEDICUS di Noah Gordon (1986)

Dulcis in fundo, un vero e proprio capolavoro. Più simile a un fiume che a un romanzo – forte, impetuoso -, mentre si crede di essere ancora alla fonte, si è già arrivati al delta. Un’ambientazione storica immensa, un viaggio che rapisce il lettore in modo graduale ma deciso. È la storia di Rob J. Cole, un bambino con il dono di percepire, attraverso il contatto fisico, l’imminente morte di una persona e con il forte desiderio di diventare medico per poterla impedire. Nonostante questo elemento sovrannaturale, l’autenticità dell’atmosfera non viene minimamente intaccata: si va dalla Londra del 1021 fino alla Persia, attraversando tutto il mondo medievale eurasiatico, con i suoi popoli, le sue culture e le sue religioni.

 

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