di Gianni Miglionico
Capita spesso, soprattutto nel mondo dell’arte contemporanea, di trovarsi davanti ad opere considerate superficialmente “banali” o “senza senso”. Non è il caso di Free Tomorrow, un video presepe realizzato dall’artista marchigiano Paolo Consorti e solitamente proiettato sulle facciate di chiese e monumenti.
Nel suo video-affresco digitale Paolo Consorti rivisita la tradizione del presepio attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea: tecnologia e tradizione sono fuse in una visione unica, dal forte impatto emotivo e scenografico.
Consorti, confrontandosi in maniera del tutto inedita con il tema della Natività, crea un flusso di immagini e suoni spirituali, e modula il tema religioso in un’iconografia attuale.
Presentato in anteprima mondiale nel 2009 ad Assisi (città di San Francesco, che nel 1223 diede avvio alla tradizione del presepio), esposto ad Ascoli Piceno nel 2010, l’opera è stata l’unico video presente tra gli oltre 200 presepi ospitati dal Museo Internazionale della Natività di Betlemme nel 2011, anno in cui è stato anche esposto alla Anna Pappas Gallery di Melbourne.
Quest’anno tocca ad Altamura, dal 21 al 27 dicembre, ospitare sulla facciata laterale della splendida Cattedrale federiciana, ogni sera alle ore 20, la splendida opera.
L’idea di accogliere un grande nome del panorama artistico contemporaneo è dell’Associazione Culturale ArsVivens, che si presenta ufficialmente alla propria città con l’evento “Natale in Arte 2014 – Free Tomorrow di Paolo Consorti”.
Il progetto rientra nell’iniziativa di Mentoring dei Laboratori dal Basso, promossa e gestita dall’ARTI e da Bollenti Spiriti e finanziata dalla Regione Puglia, che fa incontrare giovani imprese e associazioni pugliesi con mentori esperti. L’affiancamento ha visto protagonisti l’associazione ArsVivens e la curatrice Giusy Caroppo e ha avuto come focus l’acquisizione degli strumenti necessari per organizzare al meglio una mostra.
Un lodevole esempio da seguire, un segnale forte che è indice di una realtà giovane, frutto di un grande amore nei confronti dell’arte e della sua insostituibile funzione didattica.
