di Concetta Piro
Pubblico all’Ariston e in sala stampa in rivolta davanti alla classifica finale, in modo particolare alla mancata presenza di Loredana Bertè (4°) sul podio, che il lancio di spartiti dell’orchestra nel 2010 era una rivolta pacifica a confronto. Conduttori palesemente in difficoltà, anche lo showman scafato Baglioni. Il mago Forest che cerca di allentare la tensione, con un intervento a notte fonda.
E poi la vittoria schiacciante di Mahmood con “Soldi” (69% dei voti), seguito da Ultimo e dai tenori de Il Volo, il “male minore”, stando ai tanti commenti scandalizzati e polemici sui social. Si chiude così il 69° Festival di Sanremo, il Baglioni bis, che ha puntato sulla musica, sulle parole e sull’italianità. Ci sono stati momenti riusciti e altri meno, anche questo è il bello del Festival.
IL RACCONTO DELLA FINALE
Ma facciamo un passo indietro. La serata era cominciata, come tutte le precedenti, con la performance di Baglioni, questa volta sulle note di “E adesso la pubblicità”, accompagnato dall’immancabile corpo di ballo. Parole di rito – “non siamo stati perfetti, ma ci abbiamo provato” – e via alla gara.
Si inizia con Daniele Silvestri di argento vestito, seguito poi da una commossa Anna Tatangelo (interrotta dall’ingresso anticipato di Claudio Bisio sul palco), da Ghemon, i Negrita, Ultimo (che chiude la performance tra l’ovazione del pubblico) e Nek.
Dopo l’omaggio al Quartetto Cetra, c’è spazio a quello per Erminio Macario, con i tre presentatori che ballano sulle note di “Camminando sotto la pioggia”. Ma l’ombrello di Bisio non si apre, e l’attore finisce davvero sotto la pioggia! “Gli sta bene – chiosa Baglioni. – Noi siamo del centro, lui è del nord, parla venti volte più veloce di noi. E poi secondo me di Claudio ce n’era già uno che bastava”.
Incursione a sorpresa di Renato Pozzetto e Lo Stato sociale che, davanti all’entrata dell’Ariston, intonano “E la vita, la vita”, poco prima che arrivi sul palco uno degli ospiti più attesi di questa sera, Eros Ramazzotti. Il cantante ripercorre 35 anni di carriera, iniziati proprio a Sanremo con “Adesso tu”.
Tocca poi a Loredana Bertè, accolta da grandissimo affetto, a Francesco Renga e Mahmood, presentato da Elena Sofia Ricci insieme a Bisio, agli Ex-Otago e al Volo. Prima delle esibizioni di Paola Turci e degli Zen Circus c’è spazio anche per Virginia Raffaele e per le sue imitazioni – niente di nuovo, ma almeno Baglioni non canta.
La gag che vede protagonista Bisio, la Raffaele e Baglioni sembra un vero e proprio congedo e la sensazione è quella che il timone del Festival, il prossimo anno, venga lasciato nelle mani di qualcun altro. Annunciati da Serena Dandini arrivano Patty Pravo e Briga, poi Elisa, seconda super-ospite.
Arisa, in evidente difficoltà, si esibisce nonostante la febbre alta e conquista l’applauso dell’Ariston – e quello virtuale dei social. Vista l’ora tarda è poi un fuoco di fila di canzoni: Irama, Achille Lauro, Nino D’Angelo e Livio Cori, Federica Carta e Shade, Simone Cristicchi, Enrico Nigiotti (che ironizza sulla scaletta, che lo ha visto quasi sempre cantare dopo mezzanotte), Boomdabash, Einar e Motta.
Quando mancano dieci minuti all’una di notte viene finalmente svelata la classifica, senza i primi tre – Ultimo, Il Volo e Mahmood – che saranno protagonisti di un ultimo televoto. Le decisioni delle tre giurie non convincono nessuno, e c’è chi grida al complotto.
Prima di conoscere il vincitore del 69° Festival di Sanremo, spazio ai premi collaterali – ma sono sempre stati così tanti? -, che sono quasi una cosa a due tra Daniele Silvestri e Simone Cristicchi. Il primo, con Rancore e “Argento vivo”, si aggiudica il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo, assegnato dalla Giuria degli esperti, il Premio della Critica intitolato a Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Il secondo, con “Abbi cura di me”, il premio Sergio Endrigo per la migliore interpretazione e il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale, assegnato dall’Orchestra del Festival. A Ultimo il premio TIM MUSIC.
E alla fine entrano anche le buste con gli ultimi verdetti. Il vincitore di Sanremo è Mahmood, visibilmente incredulo. “Grazie mille a tutti, non ci sto proprio credendo: è incredibile”, le parole con cui accoglie il premio. Virginia Raffaele lo abbraccia e gli dice: “È tutto vero”. Poi “Soldi” risuona per l’ultima volta sul palco dell’Ariston – ma la sentiremo ancora nelle prossime settimane e mesi, a partire dall’Eurovision 2019, dove rappresenterà l’Italia. E cala il sipario sull’Ariston.