Ci siamo, l’evento che dà un senso al rigido febbraio tedesco e accompagna gli appassionati nel vivo della stagione dei premi cinematografici (che culminerà il 4 marzo con la notte degli Oscar) è alle porte. Sta per prendere il via il Festival Internazionale del cinema di Berlino, più semplicemente la Berlinale.
Sarà inaugurata giovedì (15 febbraio) dalla proiezione dell’attesissimo “L’isola dei cani”, il film d’animazione di Wes Anderson ambientato in Giappone, che insieme ad altre 18 pellicole si contenderà l’Orso d’oro e gli altri ambiti riconoscimenti.
L’elenco dei film in gara include, come da tradizione, pellicole provenienti da ogni angolo del globo, dalla Norvegia alle Filippine, passando per l’Iran e il Messico. Tra i più attesi, “Damsel” di David e Nathan Zellner, con Robert Pattinson; “Don’t worry, he won’t get far on foot” di Gus Van Sant, con Joaquin Phoenix e Rooney Mara; “Eva” di Benoit Jacquot, con Isabelle Huppert. A rappresentare l’Italia c’è “Figlia mia” di Laura Bispuri, con Valeria Golino e Alba Rohrwacher.
La giuria, presieduta dal regista tedesco Tom Twyker (Lola corre; Profumo – Storia di un assassino), è composta da Cécile de France, Chema Prado, Adele Romanski, Ryuichi Sakamoto e Stephanie Zacharek.
Ma come tutti i festival cinematografici che si rispettino, la Berlinale è molto di più della competizione ufficiale. C’è grande attesa per “Unsane” di Steven Soderbergh e “Black 47” di Lance Daly, entrambi presentati fuori concorso. I programmi delle sezioni Panorama, Forum, Berlinale Special, Generation, Perspektive Deutsches Kino, Retrospective, Homage e Berlinale Shorts sono talmente ricchi che buttar giù una scaletta è impresa ardua – ci limitiamo a consigliare “Human, Space, Time and Human” di Kim Ki-duk, “The Happy Prince” di Rupert Everett e “La terra dell’abbastanza” di Damiano e Fabio D’Innocenzo.
Come di consueto, il Festival coinvolge l’intera città di Berlino, non limitandosi al polo centrale di Potsdamer Platz ma entrando nei cinema dei diversi quartieri. Questo perché – ed è bene ricordarlo – la Berlinale è pensata per parlare alle persone, e va loro incontro.
Tra gli eventi collaterali della 68° edizione, gli European Shooting Stars e gli Asian Brilliant Stars, che premiano i migliori nuovi talenti europei e asiatici. Tra i primi ci sarà anche l’attrice italiana Matilda De Angelis (che abbiamo intervistato in tempi non sospetti), nota al grande pubblico per il ruolo di Ambra nella fiction “Tutto può accadere” e per il film “Veloce come il vento” con Stefano Accorsi (qui la recensione).
Dal 15 al 25 febbraio l’appuntamento per gli amanti del cinema è a Berlino. E su Parole a Colori, per uno speciale che promette – con recensioni, interviste e contributi vari – di portarvi dietro le quinte di uno dei festival più amati e affascinanti al mondo. Stay tuned!