“Titanic”: a vent’anni dall’uscita torna al cinema il drammone di Cameron

Leonardo DiCaprio e Kate Winslet giovani protagonisti di una storia, da Oscar, che non passa di moda

di Concetta Piro

 

Un film di James Cameron. Con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Gloria Stuart. Drammatico, 194′. USA 1997

Quando la diciassettenne Rose DeWitt Bukater s’imbarca sul Titanic, nell’aprile del 1912, in compagnia di sua madre e del promesso sposo, l’arrogante e ricchissimo Caledon Hokley, ha l’animo di chi si avvia verso una prigione a vita. Sotto di lei, in terza classe, lo squattrinato Jack Dawson, al contrario, non crede alla propria fortuna: ha vinto il biglietto per l’America a poker e viaggerà sulla “nave dei sogni”, alla sua prima, gloriosa traversata. Rose e Jack s’incontrano a poppa e lì uniscono per sempre i loro destini. Ottantaquattro anni dopo, Rose torna a viaggiare con la memoria sui ponti e nelle stanze del Titanic, attorniata dalla squadra di Brock Lovett, un cacciatore di tesori alla ricerca di un leggendario diamante, detto il “Cuore dell’Oceano”.

 

Ci sono film che non passano mai di moda. Nonostante gli anni, loro restano lì, a occupare quel posto nell’olimpo cinematografico da cui mai nessuno potrà scalzarli. “Titanic” di James Cameron è senza dubbio uno di questi.

A vent’anni dalla prima uscita nelle sale, correva l’anno 1998, il kolossal torna al cinema per un evento della durata di tre giorni. E anche noi abbiamo deciso di vederlo, per condividere poi le emozioni che la storia riesce ancora a suscitare.

Immergersi per l’ennesima volta in una pellicola nota permette di valutarne i dettagli, trasformando l’esperienza visiva in qualcosa di più intimo. La familiarità, comunque, non è capace di proteggerti dalle emozioni che prorompenti tornano a manifestarsi già dai primi minuti, all’apparire di quel mare scuro che sembra inondare la sala buia e quasi deserta che mi circonda.

È piacevole invece lasciarsi avvolgere dal sole di quel 10 aprile 1912, dalla maestosità di quella nave, dalla classe di un’epoca tramontata resa al meglio dalla calda fotografia e dalla scenografia curata nei dettagli.

Che dire della colonna sonora curata da James Horner che è diventata un vero e proprio cult, insieme alla canzone “My heart will go on”, scritta e composta sempre da Horner e interpretata magistralmente da Celine Dion.

La bravura degli attori è il valore aggiunto che garantisce il totale coinvolgimento. Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, giovanissimi e quasi sconosciuti, si dividono la scena con una complicità inarrivabile. Incarnano alla perfezione l’amore, attraverso i personaggi di Jack e Rose.

Nonostante le sequenze, i dialoghi e il drammatico finale siano impressi nella memoria le immagini riescono comunque a coinvolgere lo spettatore, a portarlo sulla “nave dei sogni” fino al suo tragico epilogo. E allora il muro di consapevolezza di cui sopra si sgretola e le lacrime scendono silenziose, come di consueto.

Perché “Titanic” è in noi. È entrato la prima volta che abbiamo pianto guardandolo, credevamo di averlo superato ma invece è sempre stato lì, assopito, pronto a risvegliarsi all’ennesima, drammatica, visione.

 

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