Una serie di Simone Spada. Con Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Michele Di Mauro, Carla Signoris, Thomas Trabacchi, Massimo Ghini.
Italia. 2022
È proprio il caso di dirlo: in questo inizio di 2022 la fiction Rai non conosce battute d’arresto, e per una serie che si chiude ce n’è subito un’altra pronta a prenderne il posto, magari anche nel cuore del pubblico.
Dal 15 marzo, per quattro prime serate, su Rai1 andrà in onda “Studio Battaglia”, un legal dramady che si ispira alla serie britannica “The Split” e promette di osservare dinamiche familiari e relazioni sentimentali attraverso il più disincantato dei punti di vista, quello di uno studio di avvocato divorzista.
Protagoniste indiscusse le “donne Battaglia”, una madre e tre figlie, tre avvocati divorzisti e una futura sposa, l’unica a non aver studiato giurisprudenza: Marina (Savino), Anna (Bobulova), Nina (Dalmazio) e Viola (Occhionero). Ognuna ha i suoi sogni e i suoi turbamenti, ma ad unirle è un amore profondissimo e da un’invincibile ironia che le ha sempre salvate, anche quando tutto sembrava andare in pezzi.
La serie inizia con Anna che lascia lo studio di famiglia: ha infatti accettato un nuovo incarico presso lo Studio Zander. Qui ritrova un vecchio flirt dei tempi dell’Università, Massimo (Marchesi). Al tempo gli preferì Alberto, che ha sposato, ma sembra arrivata l’ora di chiedersi se sia stata la scelta giusta e se a un certo punto della vita sia meglio avere rimorsi o rimpianti.
“Studio Battaglia”, con la sua forte componente femminile, parla di donne, madri, figlie, mogli o compagne, di desideri, occasioni perse e altre raccolte, di rapporti finiti o da cominciare, ma anche di diritti e doveri e in generale di argomenti quanto mai attuali.
Il racconto intreccia, infatti, con un linguaggio e un’estetica contemporanei, un lungo caso orizzontale (la separazione dei coniugi Parmegiani) a numerosi casi di puntata inerenti il diritto di famiglia. Si parla di unioni civili, accordi di riservatezza, tutela dell’immagine, famiglie omogenitoriali, congelamento degli embrioni, uso dei social media, diffamazione.
Ambientata nella città di Milano, in cui classico e moderno si mescolano da sempre in armonioso contrasto, “Studio Battaglia” è una serie coerente, e per certi versi inedita per il panorama italiano. Sentimenti, scontri legali, drammi da superare e personaggi credibilissimi: gli elementi per un buon prodotto ci sono tutti.