Cosa succede quando una bambina vivace e curiosa incontra un vecchio leone, che ha trovato rifugio presso l’officina di un meccanico dopo che il suo circo l’ha scaricato ed è partito per l’America senza di lui?
“Ruggiti” di Daniela Carucci, edito da Sinnos nella collana I narratori a colori, è una storia ricchissima, sotto tutti i punti di vista. C’è spazio infatti, tra le pagine, per amicizie e amori imprevedibili, meccanici innamorati, donne cannone e bambine ribelli. E poi ancora per rincorse, fughe in ape per strada e per aria, travestimenti, sorprese.
Il bello di questo libro, illustrato con maestria da Giulia Torelli e adatto a lettori dagli 8 anni in su, almeno per come l’ho percepito io, è la sua capacità di far sorridere, ridere apertamente e divertire.
Certo, si parla di amicizia e c’è una sua bella morale, nella storia della Carucci. Però, qui, c’è prima di tutto una grande ironia, la capacità di far vivere un’avventura da
togliere il fiato che ti coinvolge e ti spinge ad andare avanti, pagina dopo pagina, per sapere come va a finire. Ma senza mai perdere il sorriso.
Anche i cattivi della situazione, i temibili Blu, fanno più ridere che tremare. Per certi versi mi hanno ricordato i signori grigi del libro “Momo” di Michael Ende. Solo che quelli facevano paura e inquietavano, i Blu – per quanto armati fino ai denti e capacissimi di fare del male – fanno ridere e ricordano una sorta di armata Brancaleone.
Una ragazzina e un meccanico innamorato pronti a tutto – a travestirsi, infiltrarsi nel quartier generale nemico, spacciarsi per giardinieri – per salvare un vecchio leone. Perché l’amicizia trascende le specie e i generi. E la fantasia, quando ben giocata, può dare vita a storie davvero magiche. Come quella di “Ruggiti”.