Un film di Francesco Miccichè. Con Sergio Castellitto, Sabrina Ferilli, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli, Antonio Catania. Commedia, 102′. Italia 2018
Sergio è un geometra che ora fa il carpentiere. Sabrina è una ex cantante che ora lavora nel ristorante del suo compagno. I due sono amanti ma, a causa dei rispettivi problemi di carattere economico, non possono andare a vivere insieme lasciandosi alle spalle le famiglie. Tutto però sembra poter cambiare quando un collega di Sergio decide di vendicarsi degli scherzi di cui è spesso vittima facendogli credere di aver vinto tre milioni di euro alla lotteria. Ora Sergio, che si crede ricco, prende coraggio e convince Sabrina a fuggire con lui. Entrambi si portano dietro una parte della parentela. La verità però non tarderà ad emergere e i due dovranno elaborare delle strategie per cercare di non deludere chi hanno coinvolto nella loro storia.
A tre anni dall’esperienza tutto sommato positiva di “Loro chi?”, Francesco Miccichè torna al cinema con “Ricchi di fantasia”, una commedia che prende spunto dalla realtà italiana.
Sabrina (Ferilli) e Sergio (Castellitto) sono due amanti che faticano a sbarcare il lunario e per questo non riescono a lasciare le rispettive famiglie per ricominciare una vita insieme. L’occasione della vita arriva quando Sergio pensa di essere diventato ricco e i due partono per un viaggio on the road verso la Puglia.
L’intreccio narrativo del film è molto classico, così come lo sono le gag e i momenti comici. Il buon incipit, invece di svilupparsi nel racconto ironico della crisi economica che attanaglia il nostro Paese, da il là a un on the road di scarsa originalità.
Miccichè prova a far coesistere in una sola sceneggiatura temi distanti come la discriminazione e la paura nei confronti degli stranieri, l’atteggiamento annoiato dei ricchi e l’uso che fanno dei propri soldi, il divario tra ricchi e poveri, l’opportunismo e lo sfruttamento di alcuni datori di lavoro.
Il risultato, purtroppo, non è quello sperato. Peccato, perché la coppia protagonista formata da Sabrina Ferilli e Sergio Castellitto, al primo film insieme, funziona come fosse rodata da anni e probabilmente avrebbe meritato qualcosina di più.