Partiamo col dire che scrivere un libro come questo è meno semplice di quanto possa sembrare. Non è una passeggiata, infatti, trattare un argomento come il sesso tra amici senza cadere nel: a) banale; b) ripetitivo; c) squallido. Non è facile, soprattutto, creare una storia che abbia un senso e che possa svilupparsi nell’arco di anni.
Se i vostri vent’anni non sono passati da secoli lo saprete fin troppo bene: avere un rapporto fisico con qualcuno e dopo restarci in buoni rapporti non è una passeggiata. Il sesso complica molto le cose e 9 su 10 è impossibile che, di due persone che vanno a letto insieme, neppure una inizi a provare qualcosa di più.
Questo assioma viene confermato, a suo modo, anche dal libro di Ellie Cahill, “Regole d’amore per amici confusi“. Joss e Matt, ai tempi del college, firmano una sorta di accordo che li impegna a fare del Sesso Sorbetto (sesso che “pulisce il palato”) dopo ogni relazione andata male. Una notte di passione, poi amici come prima. Le regole da rispettare crescono di numero col passare degli anni, ma ciò che rimane costante è il fatto di esserci sempre l’uno per l’altra.
Come vi sembra, come idea? Fa acqua da tutte le parti, vero? È stato anche il mio pensiero per tutto il corso del libro. Perché se anche i due protagonisti si dimostrano fermi sostenitori del loro accordo, chi legge avverte subito che qualcosa non torna. A parte la stranezza di fare sesso con una persona a intermittenza, di dormirci insieme solo quella notte, di trattare la cosa come un’operazione matematica, c’è il fatto che si capisce subito che i due sono quasi felici, quando le rispettive storie non vanno bene. Come dirà poi Matt nel presente, il fatto di sapere che lei ci sarebbe sempre stata era un ottimo motivo per non preoccuparsi più di tanto del destino della relazione in corso.
Alla fine, ovviamente, tutti i nodi vengono al pettine e il lieto fine è quasi una scelta obbligata – perché diciamocelo, dopo oltre 400 pagine di avventure, ragazzi sbagliati, notti di consolazione pensare che i due protagonisti non sarebbero vissuti per sempre felici e contenti (o non avrebbero nemmeno avuto la possibilità di provarci) era davvero troppo.
Proprio la lunghezza – eccessiva, secondo me – è uno dei punti critici di questo libro. Se inizialmente la storia sembra fresca e scoppiettante, via via che va avanti, anche se le avventure e disavventure dei due amici sono sempre diverse, si inizia a provare un po’ di stanchezza. Non posso dire che lo stile sia noioso e ripetitivo, però se il tutto si fosse concluso un 50/100 pagine prima… magari sarebbe stato meglio.
Un dettaglio che invece mi ha lasciata più interdetta che delusa sono gli inserti di scene erotiche esplicite. Diciamo che a inizio romanzo uno non si aspetta di leggere nel dettaglio quello che fanno a letto Joss e Matt e invece se lo trova davanti, più volte. Bene? Male? Confesso di dover ancora decidere.
La storia è a suo modo originale – una commedia romantica ma anche piccante, attuale ma anche un po’ scanzonata -, i personaggi sono credibili nel loro non essere perfetti – così Joss non è una bionda di 1,70, ma una ragazza bassina e minuta dai capelli impossibili (lei si definisce uno scoiattolo) e Matt non è il principe azzurro delle favole, ma un ragazzo poco romantico e molto gentile.
Tutto sommato una lettura piacevole, adatta ai mesi estivi ma anche al ritorno in città dopo le vacanze. Una lettura che riporta al tempo della scuola, che per certi versi fa sentire studenti. E che ovviamente ricorda come l’amore, se c’è, vince più o meno su tutto.