Un film di Edoardo Falcone. Con Fabio De Luigi, Elio Germano, Stefania Sandrelli, Eros Pagni, Isabella Ragonese, Daniela Virgilio, Philippe Leroy. Commedia, 90’. Italia 2017
Giacomo è il primogenito di una famiglia molto facoltosa. Quand’era bambino il padre ha commesso suicidio, lasciando un vuoto che il figlio ha cercato di colmare con studi approfonditi e un’attrazione verso l’esoterismo. Quando un guru gli comunica che il padre si è reincarnato in un certo Mario Pitagora, Giacomo, senza porsi troppe domande, va alla ricerca dell’uomo che dovrà dare un senso e una direzione alla sua vita. Ma Mario è tutto fuorché un padre modello: un imbroglione da quattro soldi pieno di debiti e alienato da moglie e figli.
Quando si perde una persona cara la fede in una vita dopo la morte, per i cristiani, aiuta in molti casi ad alleviare il dolore. I buddisti, invece, trovano conforto nella convinzione che l’anima del proprio caro estinto possa reincarnarsi in un altro corpo.
Difficile stabilire quale posizione sia più giusta o sensata, e non volendo in questa sede scatenare una guerra di religione, caro lettore, spostiamo l’oggetto della disputa su un terreno comune. Siamo mai davvero pronti a dire addio alle persone che amiamo?
E se la persona in questione fosse un padre, perduto da piccolo? Come insegna la psicologia, la figura paterna è fondamentale per la crescita emotiva e caratteriale di un figlio maschio, che senza questa rischia di non maturare mai.
Dopo il successo dell’opera prima “Se Dio vuole”, Edoardo Falcone e il suo fidato coautore Marco Martani cercano, con “Questione di karma”, di scrivere una seconda commedia dove coesistano tematiche profonde e sorrisi. Purtroppo stavolta la ciambella non è riuscita con il buco. Il film è fluido e convincente solo a tratti, nella seconda parte assai caotico e poco lineare.
Il tema dell’abbandono e della perdita è solamente un pretesto per mettere in una scena una storia dove i personaggi appaiano slegati e poco armoniosi tra loro, privi di un preciso filo rosso drammaturgico che li unisca, poco credibili e capaci di creare un ponte emotivo con il pubblico.
L’inedita coppia artistica composta da Fabio De Luigi ed Elio Germano, sebbene nel complesso sia gradevole, esperta, talentuosa e abbastanza credibile, non sfonda. Solamente a tratti sembra di notare tra i due attori una sincera alchimia.
La sceneggiatura è il vero punto debole del film, con il suo presentare diverse criticità nello sviluppo della storia, e lacune narrative nella caratterizzazione dei personaggi minori – come ad esempio la sorellastra di Giacomo, ben interpretata da Isabella Ragonese
Merita una menzione speciale l’interpretazione magistrale, solida ed esperta di Eros Pagni nel ruolo del burbero e cinico patrigno di Giacomo.
Come ci insegna il filosofico finale, a volte la risposta alle nostre affannose ricerche e domande è proprio davanti ai nostri occhi. Basta solo un piccolo sforzo per diventare il padre di noi stessi, pronto per affrontare la vita.
Il biglietto da acquistare per “Questione di karma” è:
Nemmeno regalato. Omaggio (con riserva). Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.