Quando gli scrittori emergenti si uniscono e fanno gruppo

scrivereNel mondo iper-competitivo della narrativa c’è ancora spazio per progetti comuni, dove è l’unione – letteralmente – la vera forza. Undici autori emergenti – Antonio Traficante, Elena Genero Santoro, Jury Livorati, Massimo Granchi, Ornella Nalon, Patrizia Berti, Silvia Pattarini, Stefania Bergo, Stefania Trapani, Tamara Marcelli, Valentina Gerini – a cui si è unita poi l’illustratrice Giorgia Catelan, si uniscono sul web per dare visibilità alle rispettive opere letterarie.

Nasce così, a fine 2014, il blog “Gli scrittori della porta accanto”. Dopo soltanto pochi mesi di attività il progetto si è già ampliato: oggi c’è infatti spazio per le recensioni dei libri di altri scrittori, e per delle rubriche tematiche, come quella dedicata alle interviste ad autori, blogger ed editori. Il percorso è solo all’inizio, ma l’entusiasmo certo non manca.

Ma conosciamo meglio questo vero e proprio collettivo di scrittori, che sogna di crescere in consistenza, includendo tutti gli emergenti che vorranno unirsi al progetto.

 

Come e quando è nata l’idea per il blog? Raccontateci qualcosa di come si è formato questo particolare collettivo di 11 autori…
Rispondo io, Stefania, per tutto il gruppo. Ci siamo conosciuti sul web, attraverso i nostri libri. Abbiamo imparato a stimarci leggendo le nostre opere, prima ancora di conoscerci di persona. A dire il vero, abitando in città molto lontane tra loro, da Nord a Sud della penisola, ci siamo incontrati raramente – durante alcune fiere letterarie, ad esempio! L’idea di scrivere un blog ci è venuta per caso, poco prima di Natale, neanche cinque mesi fa. Ci stavamo consultando su come poter promuovere i nostri libri, al di là dell’iniziativa personale. E abbiamo pensato a un blog, molto più semplice da gestire di un sito. Il nome è anch’esso venuto fuori per caso: non ci piaceva l’appellativo “emergenti” – anche se in effetti è ciò che siamo – e così abbiamo pensato a qualcosa che ci identificasse come il “vicino di casa” che ipoteticamente tutti potrebbero avere, una grande passione per la scrittura e molto da dire, non soltanto chiacchiere da pianerottolo. Non ancora famoso, ma che potrebbe diventarlo.

Perché avete deciso di cimentarvi in quest’impresa? Qualcuno tra voi aveva già esperienza nel mondo del blogging oppure per tutti si è trattato di una “prima volta”?
Ho preso l’iniziativa io, dal momento che già gestivo altri tre blog, tra cui uno personale e quello dedicato al mio libro. Per sfruttare le mia esperienza ho scelto di utilizzare la stessa piattaforma degli altri.

Inizialmente “Gli scrittori della porta accanto” era pensato per far conoscere le opere di voi 11 autori. Cosa vi ha spinto a modificare il progetto originario, aprendo anche alle opere di altri autori, creando rubriche e via dicendo?
Abbiamo pensato di inserire altri autori per solidarietà verso la categoria “emergente”, ben sapendo quante e quali siano le difficoltà per fare emergere il proprio nome tra tutti quelli che affollano il mondo letterario, e ovviamente anche per cercare di rendere più eterogeneo il panorama dei libri presenti nel blog e attirare, così, l’interesse di più persone. In questo modo tutti i libri presenti traggono giovamento, indistintamente. Inoltre, tutti possono contattarci per segnalare il proprio libro nella rubrica “Oltre la porta – segnalazioni autori emergenti” (originariamente nata con lo scopo di proporre solo le anteprime) oppure concordare con Silvia un’intervista personalizzata, nel nostro “Caffè Letterario”.

Il sogno inespresso è quello di creare un vero e proprio collettivo che comprenda più autori italiani emergenti possibile? Siete aperti alle proposte di collaborazione, quindi…
In effetti, è proprio questo lo scopo del blog: essere un trampolino di lancio per le opere di noi “fondatori”, ma anche per tutte quelle che ci verranno proposte. Certamente, siamo aperti a qualsiasi forma di collaborazione che comporti uno scambio vantaggioso e reciproco, sia con autori che con case editrici o altri siti letterari. Anche gli scambi con altri blog sono ben accetti: siamo disponibili a dare vita a “blogtour letterari”, a dare i nostri libri per Reading Challenge, Giveaway o gruppi di lettura, a intervistare i blogger nella rubrica “Caffè Letterario – Blogosfera Edition”.

Quali pensate che siano le maggiori difficoltà di gestire un blog? E di gestirlo in 11? Com’è collaborare con altre persone? Si perde un po’ della libertà che hanno i blogger “solitari” oppure l’unione fa la forza ed essere un gruppo è utile perché potete consultarvi, e comunque undici menti brillanti insieme funzionano meglio di una?
Il blog, fisicamente, è curato da me soltanto – sono solo io, per intenderci, che metto le mani sugli articoli pubblicati. Le rubriche, invece, sono gestite anche dagli altri; ad esempio il Caffè Letterario è organizzato da Silvia, che tiene i contatti con gli scrittori e realizza le interviste. I contenuti da pubblicare vengono concordati assieme e, fortunatamente, per adesso siamo andati sempre d’accordo. Quindi, tornando alla domanda, per noi non è difficile gestire il blog in gruppo, anzi, nel nostro caso, undici teste significano semplicemente più idee e iniziative. Devo ammettere di avere una completa autonomia, il gruppo mi dà credito. Le difficoltà maggiori stanno nel riuscire a pubblicare tutto nei tempi stabiliti e a volte nel reperire i contenuti per le rubriche.

Oggi scrivere un blog – anche e soprattutto di libri – sembra diventata un po’ una moda. Cosa deve avere, secondo voi, un blog per avere successo? Per distinguersi dagli altri e conquistarsi una fettina di pubblico?
Sinceramente stiamo ancora cercando di capirlo! In generale, penso che un lit-blog che promuova libri di genere diverso tra loro, come il nostro, dovrebbe rivolgersi a un pubblico il più eterogeneo possibile. Dovrebbe quindi avere editoriali e rubriche adatti ai lettori più adulti e impegnati, ma anche eventi a premi come giveaway e sfide di lettura che possano interessare i più giovani.

Ci sono blogger che, dal loro piccolo spazio virtuale, hanno fatto “il grande passo” arrivando a collaborare con giornali ed editori, pubblicando libri, conducendo programmi in tv. Sognate qualcosa del genere per voi? Oppure, per adesso, vi accontentate di ampliare il pubblico e far conoscere i vostri lavori?
Sicuramente la seconda. Non perdiamo di vista lo scopo principale del blog: promuovere i nostri libri. Per ritenerci soddisfatti, ci basterebbe insomma che le vendite dei romanzi salissero e che i nostri nomi figurassero tra quelli degli autori emergenti più ricercati, quelli che hanno fatto il grande salto e che, sebbene non siano ancora affermati, sono riusciti a farsi notare nel panorama letterario.

In questi pochi mesi di vita del blog avete ricevuto già qualche proposta interessante in questo senso?
Abbiamo avuto qualche conferma, nella forma di nuovi lettori che ci seguono e sono diventati quasi nostri fan. Sinceramente ci aspettavamo un’eco maggiore. L’impegno che ci mettiamo è davvero tanto e a volte è deludente non raccogliere quanto seminato. Ma forse è solo questione di tempo. Per ora, le proposte più numerose sono quelle di altri autori emergenti che vogliano far parte del blog o segnalare la loro opera.

E concludiamo con LA domanda: che progetti avete per il blog? Come lo vedete, diciamo, tra 12 mesi e dove pensate che possa arrivare?
Indubbiamente ci aspettiamo di avere un gran numero di follower che però siano anche lettori dei nostri libri. Ci rendiamo conto, però, che arrivare al pubblico e far sì che alle nostre opere venga concessa una chance non è semplice. Ci piacerebbe rendere il nostro blog attraente per i “divoratori di libri”, ma anche più professionale, incontrando il gusto di lettori esigenti, di autori e case editrici, per farci notare, ovviamente. Abbiamo in progetto dei concorsi letterari da gestire direttamente sul blog e l’apertura alle recensioni di altri autori. Dove pensiamo di arrivare? Sinceramente… sugli scaffali delle librerie delle grandi catene di distribuzione!

Grazie per averci ospitato sul vostro bellissimo sito letterario.


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