“Primo piano sul cadavere”: recensione del romanzo di Léo Malet

Fazi pubblica, nella collana Darkside, una delle prime avventure dell’investigatore Nestor Burma

Per la collana “Darkside”, dedicata al giallo di qualità, Fazi Editore propone, dal 28 maggio, un inedito in Italia: Primo piano sul cadaveredi Léo Malet, una delle prime avventure dell’investigatore privato Nestor Burma.

Poeta e scrittore poliedrico e prolifico, Malet è ritenuto, a ragione, insieme a Georges Simenon, uno dei maggiori rappresentanti del romanzo poliziesco francese degli anni ’60 e ’70. Già esponente di primo piano del movimento surrealista di Andrè Breton, dal quale venne poi espulso, esordisce nel 1943 con il suo personaggio più celebre, l’investigatore privato Burma, che gli regalerà anche il maggior consenso di pubblico.

Ma veniamo a “Primo piano sul cadavere“. Il libro è ambientato su un set cinematografico. Julien Favereau, stella del grande schermo e noto sciupafemmine, teme per la sua vita, dopo aver ricevuto numerose minacce di morte. Per proteggerlo, viene ingaggiato il neo-investigatore privato Nestor Burma che, per giustificare la sua presenza, impersona una comparsa del film.

Le minacce sembrano provenire dall’interno del set e i sospetti, da subito, si indirizzano verso il macchinista di scena Marchand, padre di una ragazza sedotta e abbandonata da Favereau, morta nel tentativo di abortire. La morte improvvisa di uno dei personaggi scombinerà nettamente le carte in tavola…

Ad affiancare il nostro investigatore nella caccia serrata al colpevole, il commissario di polizia Petit-Martin e il cronista del “Crépuscule” Marc Covet, infiltrato nel cast a sua volta con l’intento di realizzare un super-reportage.

Primo piano sul cadavere” è un romanzo dalla prosa asciutta e scorrevole, dove il lettore viene letteralmente catapultato nella trama e reso partecipe delle continue intuizioni investigative del “detective geniale”.

La fusione tra l’autore e il suo personaggio viene resa manifesta dalla narrazione in prima persona. E la storia è l’occasione perfetta per Malet per riversare su Burma scampoli della propria vita, quella di un anarchico, anticonformista per vocazione.

 

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