Rossella Postorino, con il romanzo “Le assaggiatrici”, edito da Feltrinelli, liberamente ispirato alla storia vera di Margot Wolk, una delle assaggiatrici di Hitler, è la vincitrice del Premio Campiello 2018.
La scrittrice di origine calabrese ha avuto la meglio su quattro contendenti di tutto rispetto: Ermanno Cavazzoni con “La galassia dei dementi” (La nave di Teseo), Helena Janeczeck con “La ragazza con la Leica” (Guanda), Davide Orecchio con “Mio padre la rivoluzione” (Minimum Fax) e Francesco Targhetta con “Le vite potenziali” (Mondadori).
La finale della 56° edizione del premio si è tenuta sabato 15 settembre, nella suggestiva cornice del teatro La Fenice di Venezia. I cinque finalisti hanno dialogato a turno con i due conduttori, Mia Ceran ed Enrico Bertolino, che hanno saputo proporre un buon mix tra intrattenimento e approfondimento culturale.
Durante la serata sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il Campiello Giovani è andato alla 18enne di Verona Elettra Solignani con il racconto “Con i mattoni”, l’Opera Prima a Valerio Valentini per il romanzo “Gli 80 di Campo-Rammaglia” (Editori Laterza) e per finire il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera, a Marta Morazzoni.