Netflix alla Biennale di Venezia: i 5 film e il documentario in programma

Dall'antologia western dei fratelli Coen, in concorso, al racconto della storia di Stefano Cucchi

Quello tra Netflix e i festival cinematografici è un rapporto tutt’altro che pacifico. Qualcuno – come Cannes – ha deciso di estromettere le produzioni della piattaforma di video streaming dal suo programma, rivendicando l’importanza, per un film, dell’uscita in sala e non solo in home video, e dando il là a una buona dose di polemiche

Altri invece hanno scelto di non ignorare l’importanza che Netflix – il più grande servizio di intrattenimento online al mondo, con oltre 130 milioni di abbonati in oltre 190 paesi – riveste oggi. Tra questi, la Mostra del cinema di Venezia.

“Non vedo ragioni per escludere dalla competizione di un Festival un film firmato dai fratelli Coen o da Alfonso Cuarón solo perché prodotto da Netflix – ha dichiarato il direttore artistico della Biennale, Alberto Barbera. – In Italia non ci sono leggi come quelle francesi, nulla ci vieta di accogliere un film che esce in contemporanea al cinema e in streaming”.

Nel programma della 75° Biennale figurano sei produzioni Netflix: cinque film e un documentario, “They’ll love me when I’m dead”. Tra le pellicole, il nuovo lavoro dei fratelli Coen, “La ballata di Buster Scruggs”, e “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini sulla storia di Stefano Cucchi.

Vediamo insieme le sei proposte Netflix a Venezia.

 

22 JULY di Paul Greengrass – In concorso

Nel film “22 July” il regista nominato agli Oscar Paul Greengrass (Captain Phillips – Attacco in mare aperto) racconta la vera storia dell’attacco terroristico che ha colpito la Norvegia il 22 luglio 2011, e le sue conseguenze. Nel duplice attentato messo in atto da un estremista di destra, Anders Behring Breivik, morirono 77 persone. Il film, attraverso gli occhi e le emozioni di uno dei superstiti, racconta il superamento del trauma e la normalizzazione del paese dopo l’attentato.

 

ROMA di Alfonso Cuarón – In concorso

Forse il progetto ad oggi più ambizioso del regista premio Oscar Alfonso Cuarón (Gravity, I figli degli uomini), il film, ambientato negli anni ’70 a Città del Messico, racconta un anno turbolento della vita di una famiglia borghese che cerca di preservare il proprio equilibrio in un momento di lotta personale, sociale e politica. Girato in un bianco e nero dal sapore comunque moderno, “Roma” è un ritratto di vita vera, intimo e toccante.

 

LA BALLATA DI BUSTER SCRUGGS di Joel a Ethan Coen – In concorso

A due anni dall’acclamato “Ave, Cesare!”, i Coen tornano con un nuovo progetto, un film antologico western che racconta sei storie distinte ambientate sulla frontiera americana. “Abbiamo sempre amato i film a episodi, in particolare i film Italiani degli anni ‘60 in cui registi lavoravano su un tema comune – spiegano i Coen. – Avendo scritto un’antologia di storie western, abbiamo cercato di fare lo stesso, sperando di riuscire a coinvolgere i migliori registi di oggi”.

 

SULLA MIA PELLE – Orizzonti, In concorso

Il film di Alessio Cremonini, con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca e Max Giusti, aprirà la sezione Orizzonti. Gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, morto a Roma il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare. Una produzione Cinemaundici e Lucky Red, uscirà in contemporanea, non senza polemiche, al cinema e su Netflix il prossimo 12 settembre.

 

THE OTHER SIDE OF THE WIND di Orson Welles – Fuori concorso

Nel 1970, Orson Welles iniziò le riprese della sua ultima opera con un cast che includeva John Huston, Peter Bogdanovich, Susan Strasberg e Oja Kodar. Intaccata da problemi finanziari, la produzione, mai conclusa, si protrasse fino al 1976 e iniziò a essere mal vista dall’industria cinematografica. Oltre mille bobine del film sono rimaste nascoste in un caveau di Parigi fino al marzo 2017, quando i produttori Frank Marshall e Filip Jan Rymsza hanno lavorato con dedizione per dar vita all’opera di Welles, trent’anni dopo la sua morte.

 

THEY’LL LOVE ME WHEN I’M DEAD di Morgan Neville – Fuori concorso

Il premio Oscar Morgan Neville (20 Feet from Stardom) racconta in un documentario la provocatoria storia del leggendario regista Orson Welles e dei suoi ultimi 15 anni di vita. Nel 1970 Wells non era più il ragazzo prodigio di “Quarto potere”, ma un artista in esilio che aspirava a tornare ad Hollywood con un nuovo progetto, “The Other Side of the Wind”. Nel 1985, il regista morì lasciando come testamento il più grande film incompleto della storia del cinema.

 

Il tempo dirà se i film Netflix riceveranno l’apprezzamento delle giurie del Festival, della critica e, cosa quasi più importante, del pubblico. Per adesso possiamo dire che la Mostra del cinema di Venezia si conferma festival fuori dagli schemi, capace di non chiudersi alle novità in nome del purismo fine a se stesso ma di guardare avanti.

 

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