“Mostri in terapia”: recensione del libro di J. Jägerfeld e M. Strandberg

Quattro celebri personaggi della letteratura dell'orrore si raccontano a una psicologa di oggi

È uscito il 4 novembre per Il Saggiatore Mostri in terapia di Jenny Jägerfeld e Mats Strandberg. Un’opera originalissima, che mescola psicologia, letteratura, scienza e cultura popolare per portarci alla scoperta dei pensieri di alcuni famosissimi personaggi della letteratura dell’orrore e anche dei nostri…

Notti gelide a Stoccolma, notti da menti malate. Una psicologa scompare all’improvviso. Nel suo studio, vengono ritrovate registrazioni, mail e appunti su quattro casi particolarmente interessanti: un dottore con una doppia personalità, una creatura mostruosa messa al mondo da un genio della medicina, un bellissimo dandy che sembra non invecchiare mai e una vampira psicotica.

A sedersi sul lettino della psicologa, è evidente, sono stati dottor Jekyll, Frankenstein, Dorian Gray e Carmilla. Cos’hanno rivelato, durante le loro sedute? Quali demoni albergano nella mente di questi «mostri»? Da dove provengono le loro ossessioni e i loro delitti? Dove è finita la coraggiosa psicologa?

Mostri in terapia” è uno dei romanzi più bizzarri e originali che io abbia mai letto – e se seguite le mie recensioni sapete che in questi anni ne ho letti parecchi.

Originale è l’idea di partenza, certo, ovvero quella di far interagire una psicologa dei giorni nostri e quattro personaggi letterari che assumono il ruolo di “pazienti”. Originale è la forma del libro, un mix di trascrizioni di sedute, appunti personali, articoli di giornale, estratti di manuali, email, e la sua strutturazione. 

La psicologa tiene le sedute con i suoi pazienti letterari, ma al contempo interagisce con la sua supervisora nel progetto di scrivere un libro con il materiale raccolto. E diventa poi protagonista della sua propria storia – parlandoci del suo matrimonio, della maternità, delle difficoltà di tutti i giorni. E poi scompare. E allora “Mostri in terapia” è anche un giallo, un caso di difficile soluzione…

Intrigante, avvincente e ironico, il pregio principale del libro è proprio il suo portare avanti un discorso multiforme, “giocando” su più piani senza mai smarrirsi o perdere le fila. Il lettore è colpito dalla possibilità di entrare nella mente di Carmilla, Mr. Hyde e degli altri per svelarne i segreti ma è anche curioso di capire cos’è successo alla protagonista. Un esempio ben riuscito di metaletteratura

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