“Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi): una travolgente black comedy

Umorismo nero, personaggi credibili e ambientazione giusta per l'esordio alla regia di Tom Edmunds

Un film di Tom Edmunds. Con Tom Wilkinson, Aneurin Barnard, Freya Mavor, Christopher Eccleston, Marion Bailey. Azione, 90′. Gran Bretagna 2017

William è un aspirante suicida seriale. Le prova tutte: lancio dal ponte, gas, impiccagione, avvelenamento con pillole, ma non riesce mai a porre fine alla sua vita. Teme di essere immortale, per scongiurarlo firma un contratto di morte non rescindibile con un killer esperto, Leslie, che avrà una settimana per ucciderlo nel modo da entrambi concordato. Peccato che in sette giorni molte cose possano cambiare e la vita di William, grazie a un incontro fortunato, sembra finalmente acquistare un senso.

 

Avvincente opera prima del regista e autore Tom Edmunds, “Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi)” è una black commedy ben fatta e soprattutto un’inaspettata – e per questo ancora più preziosa – lezione di cinema.

Il protagonista è William (Barnard), uno scrittore sensibile i cui numerosi tentativi falliti di suicidio lo portano a ingaggiare Leslie (Wilkinson), grande killer del passato sull’orlo del pensionamento indesiderato. Ma quando William incontra Ellie (Mavor) le cose cambiano…

Soprattutto nella prima metà il film possiede un umorismo nero davvero originale. L’ambientazione è ben gestita, c’è spazio per i divertenti tentativi di suicidio di William, per alcuni flashback e delle incursioni nella rotuien e nella vita domestica di Leslie (gli hobby della moglie, i pappagallini da compagnia).

La sceneggiatura di Edmunds è acuta e spiritosa: la storia si basa sull’immaginazione, su una corporazione di assassini che come ogni associazione che si rispetti ha scartoffie da compilare, opuscoli da distribuire, attrezzature da noleggiare a seconda del “lavoro” da svolgere. Da questo mondo segreto – e comico – prende il là un umorismo contagioso.

Il film perde mordente nella seconda parte, a causa di una trama che rientra sui binari del convenzionale. Purtroppo lo sceneggiatore e regista non riesce a evitare di voler ad ogni costo purificare e redimere i suoi personaggi. Comunque la storia resta ben costruita fino alla fine.

Debutto di livello, divertente e brillante, “Morto tra una settimana (o ti ridiamo i soldi)” riesce a trattare con toni da commedia ma senza scadere nel ridicolo un tema serio come il suicidio. Il film, con il suo umorismo nero, traccia una possibile strada per imparare a vivere piuttosto che per morire.

 

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