Se c’è una cosa che ci insegna il libro di Annalisa Strada “Le Sfate. Siamo tutti amici”, edito da DeAgostini, è di non dare per scontato, da adulti ed eventualmente da genitori, il mondo dei bambini.
Crescendo si tende – purtroppo! – a dimenticare com’è stato essere piccoli, ma questo non vuol dire che si debba cedere a ovvietà e pensare, ad esempio, che per un bimbo di 6 anni farsi degli amici sia facilissimo, naturale come respirare.
Se infatti noi grandi siamo selettivi nelle amicizie, troviamo quello simpatico e quello antipatico, tendiamo a dare fiducia e ad aprirci solo con alcune persone, perché per i più piccoli dovrebbe essere diverso?
Lo impareranno i genitori di Francesco, grazie alle Svendette della fata Secondilla, la sua madrina dotata di zero poteri magici ma tanta inventiva. O forse no…
Perché è questo che fa riflettere, nei libri della Strada: per quanto si ritrovino con un brufolo sul naso o una bolla in bocca che gli impedisce di parlare, i grandi non fanno mai autocritica o un passo indietro, non capiscono mai perché è successo quello che è successo e continuano con i comportamenti per cui sono stati “puniti”.
Invece basterebbe così poco, per imparare dai propri errori… Ascoltare i propri figli, e non dare per scontate le difficoltà della loro quotidianità. Perché anche essere bambini può essere difficile e faticoso.