Leggende metropolitane: ecco le 5 più spaventose

Dal mito dell'uomo nero senza volto o Boogeyman alle credenze nefaste legate alla giornata di venerdì 13

di Barbara Pastorelli

 

È passato un altro anno. Gli scaffali dei negozi sono ben forniti di caramelle golose e cioccolatini spaventosi, le zucche intagliate sono pronte sui portici, e c’è anche chi ancora cerca di ultimare la maschera e il costume da indossare per l’occasione.

Ebbene sì, Halloween è arrivato. E mentre ci prepariamo a festeggiare la notte delle streghe, importata dagli Stati Uniti, durante la quale frotte di bambini busseranno alle porte pronunciando la formula di rito “dolcetto o scherzetto”, avvertiamo un lieve senso di paura insinuarsi in noi.

uomo nero

Ecco allora che ci vengono in mente storie funeste sul mondo dei morti e su quello dell’occulto, storie sentite in un documentario o viste in un film horror quando eravamo bambini e che ci lasciano un senso profondo di smarrimento e inquietudine. Anche se adesso siamo “grandi”.

Sui social network è partito il sondaggio sulla leggenda metropolitana, storia o racconto più spaventosa di sempre, quella che ancora oggi ci mette i brividi. Ecco le 5 più quotate.

 

1. LA LEGGENDA DI BLOODY MARY

Di Blood Mary si dice che sia un fantasma – per altri una strega, per altri ancora una donna sfigurata – che viene evocato per rivelare il futuro. La leggenda vuole che il fantasma appaia quando si è di fronte allo specchio, al buio, e si pronuncia il suo nome più volte. Nei pigiama party dei bambini o nelle feste di compleanno si fa spesso riferimento a questa leggenda, con ragazzini e giovani fanciulle che si mettono alla prova sfidandosi per vedere chi, alla fine, avrà il coraggio di chiudersi in bagno, da solo, al buio, e iniziare a chiamare più volte, ad alta voce, Bloody Mary.

2. “LEGGERO COME UNA PIUMA, RIGIDO COME UN TAVOLO”

Altro gioco che mette alla prova il coraggio dei partecipanti è quello di far sdraiare una persona sul pavimento mentre gli altri, circondandola da ogni lato, mettono sopra il suo corpo inerte le mani. Tutti insieme, o uno alla volta, cominciano poi a intonare il ritornello “Leggero come una piuma, rigido come una tavola” (in inglese “Light as a feather, stiff as a boar”) senza smettere fino a quando la persona in questione non inizia lentamente a staccarsi dal pavimento e alzarsi, suscitando terrore e sgomento tra i presenti. Può capitare davvero?

3. IL MITO DELL’UOMO NERO SENZA VOLTO O BOOGEYMAN

Chi di noi quando era bambino non ha sentito raccontare da genitori, nonni o fratelli maggiori la leggenda dell’Uomo Nero senza volto? “Non tornare troppo tardi a casa o l’Uomo Nero ti porterà via”; “Se non vai a dormire subito verrà l’Uomo Nero a rubarti da dentro il letto”. Queste alcune delle frasi classiche che ci spaventavano a morte e ci facevano obbedire subito alle raccomandazioni degli adulti, perché mai e poi mai avremmo voluto imbatterci in quell’uomo dal viso deforme che poteva da un momento all’altro saltar fuori dagli armadi o da sotto i letti, pronto a portarci via e a turbare per sempre la nostra serenità.

4. LA LEGGENDA DELLA BABY SITTER

Questa leggenda metropolitana è così conosciuta che diversi film la riprendono – il più noto sicuramente “Chiamata da uno sconosciuto”. Una giovane baby sitter piuttosto ingenua si trova a casa di una coppia benestante per occuparsi dei figli. Mentre i piccoli dormono nella loro stanza, lei attende il ritorno dei genitori guardando la tv. A un certo punto inizia a ricevere misteriose telefonate anonime. Inizialmente la ragazza le ignora, credendo che qualcuno le stia facendo uno scherzo di dubbio gusto, poi però, sopraffatta dal terrore, decide di chiamare la polizia. Secondo gli agenti, le chiamate sono tutte partite dalla casa stessa… Molte donne, dopo aver ascoltato questo racconto, hanno deciso di non fare mai la baby sitter.

5. VENERDÌ 13

Il numero 13 è stato a lungo associato alla sfortuna. Capita che gli edifici saltino il 13° piano, pochi coraggiosi indossano la maglia numero 13, e tutti, segretamente, tocchiamo ferro quando il venerdì cade in questa data. Quando la paura del 13 diviene persistente, anormale e ingiustificata si parla di triscadecafobia. Secondo alcune stime circa 20 milioni di persone ne soffrono. Nel corso della storia ci sono stati molti riferimenti al 13 come numero sfortunato – i commensali dell’ultima cena, ad esempio, erano 13. Non è ben chiaro però il motivo per cui venerdì 13, in particolare, sia considerato un giorno sfortunato. Resta il fatto che un cospicuo numero di persone è così superstizioso da non prendere aerei e non uscire neppure di casa in quella data, per paura che possa accadere qualcosa di terribile.

 

A voi la parola, amici lettori. Quali sono le leggende metropolitane che vi fanno più paura? Quelle che vi fanno sempre provare un brivido, quando le sentite raccontare? Aspettiamo di conoscere le vostre storie di terrore.

 

Exit mobile version