Presentato a Roma, nel magnifico Hotel Des Époques di via Nomentana, “La cura della vergogna” è il quinto romanzo di Marilù S. Manzini, scrittrice, pittrice, scultrice e recentemente regista di un film, in uscita nei prossimi mesi.
Edito da Bietti, si tratta di un saggio di psicologia sotto forma di romanzo, una storia di formazione e crescita, di lenta e progressiva costruzione della consapevolezza di sé. Il racconto si sviluppa su due piani: quello delle lettere e quello dell’azione vera e propria.
Un nipote e un nonno si trovano e si scontrano, attraverso i passaggi di una terapia d’urto che porterà il giovane protagonista a superare la sua timidezza patologica e a riscoprire le proprie potenzialità e il proprio valore, attraversando quella formidabile avventura che è la vita.
La presentazione romana si è aperta con un video divertente e commovente del noto scrittore Andrea G. Pinketts, scomparso di recente, amico dell’autrice. Tra i relatori presenti, oltre alla stessa Manzini, l’attore Beppe Convertini che ha letto e interpretato alcune pagine del libro, il giornalista e scrittore Ruggiero Capone e il critico letterario nonché editore Andrea Menaglia.
“La cura della vergogna” non è un libro che si legge e si accantona, è un supporto anche psicologico che permette, attraverso la storia dei personaggi, di capire i risvolti umani della propria vita e dà anche in parte la forza combattere.
Marilù S. Manzini spinge il lettore ad affrontare le difficoltà della vita, aiuta a credere nelle proprie capacità ed esalta il valore dei sogni. La sua penna graffiante riesce ad arrivare alla mente e al cuore del lettore lasciando aperta, nonostante i dubbi, la porta delle nostre speranze.