di Ilaria Grasso
Nel nostro appuntamento di oggi con la rubrica “Professione scrittore”, a tu per tu con Claudia Conte, attrice e scrittrice. Il suo romanzo “Soffi Vitali. Quando il cuore ricomincia a battere”, di cui parleremo approfonditamente, è disponibile in libreria e online. A marzo uscirà invece per Armando Curcio Editore il nuovo lavoro, “Il vino e le rose”.
Ciao Claudia, grazie per aver accettato questa intervista. Iniziamo parlando della tua ultima creatura letteraria, “Soffi Vitali. Quando il cuore ricomincia a battere”. Perché un libro sull’amore?
“L’amor che move il sole e l’altre stelle”, l’amore è motore di ogni cosa. È il senso della vita. È intramontabile, universale, personale, la più alta forma di democrazia. Non esistono regole, basta aprire il cuore e amare. Vivendo nell’amore si conquista una fetta di eternità. Chiamatela retorica, se lo ritenete. Io dico che la vita è vita solo quando ci si abbandona a sentimenti quali la commozione, la misericordia, la solidarietà, l’amore. Sentimenti che difficilmente possono insediare i cuori invasi dall’aridità, difficilmente possono superare le solide difese erette dalle persone che si sono lasciate sconfiggere dall’indifferenza.
Una storia particolare ma al contempo simile a tante che accadono nella vita reale, quella tra i protagonisti Valentina e Marco…
Quello che hai evidenziato nella domanda è senza dubbio vero. Marco e Valentina si incontrano e si scoprono trasportati dai “soffi vitali”, nonostante i vincoli sanciti precedentemente. Tuttavia non si tratta solo della storia di un tradimento, ma dell’incontro di due anime assopite dal turbillon della frenetica quotidianità, di un amore romantico che prende vita attraverso la corrispondenza epistolare.
L’amore è il motore della vita. E la scrittura?
La vita ispira l’arte e l’arte prende vita attraverso il cuore. Io scrivo perché non potrei farne a meno, perché forse è l’unica cosa che so fare…
Quando hai iniziato a scrivere e quali sono le tappe che definiresti fondamentali in questo percorso?
Fin da bambina ho scritto componenti, racconti, lettere, diari. Tra i momenti fondamentali indicherei la mia prima pubblicazione, la silloge poetica “Frammenti rubati al destino”, il romanzo “Soffi Vitali”, e il mio nuovo lavoro, finalmente per una importante casa editrice.
Claudia, anche se la domanda è impegnativa, a tuo avviso qual è il senso della vita? In essa prevale il bene o il male? Siamo ineluttabilmente segnati dall’inquietudine e dal vuoto esistenziale, o possiamo essere felici?
Questo mio saggio, travestito da romanzo, propone questi e molti altri quesiti, tentando anche di fornire delle risposte, frutto di meditazioni, di letture di testi laici ed ecclesiali, e soprattutto di chiacchierate con esperti di teologia, sociologi e psicologi. Alle riflessioni si intrecciano le storie di tre donne moderne, tre amiche che, in costante ricerca del proprio equilibrio, si confrontano e crescono insieme.
Social e romanzi. Quanto è importante questo connubio per un autore?
Nell’epoca del digitale moltissimo, infatti oltre alla versione cartacea del mio romanzo c’è anche il comodissimo eBook.
Grazie, Claudia, per essere stata con noi. Prima di salutarci, c’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?
Auguro a tutti buona vita. Si perché comunque, sullo sfondo, io vedo sempre l’amore.
Potete seguire Claudia Conte e saperne di più sui suoi lavori e i progetti futuri sul sito internet e la pagina Facebook.