Un film di Sean Anders. Con Mark Wahlberg, Rose Byrne, Isabela Moner, Octavia Spencer, Eve Harlow, Iliza Shlesinger. Commedia, 118′. USA 2018
Pete e Ellie Wagner sono una coppia sposata da diversi anni. Per quanto ancora felici insieme, sentono fortemente la mancanza di un figlio nelle loro vite. Decidono così di rivolgersi a un istituto che ospita bambini e adolescenti senza famiglia e accolgono in casa per un periodo di prova l’adolescente Lizzie. La ragazza ha però due fratelli minori, Juan e Lita, e Pete e Ellie si ritrovano così genitori improvvisati di tre figli di diverse età. Volenterosi e pasticcioni, i due conquistano a poco a poco l’affetto dei piccoli Juan e Lita, ma si scontrano duramente con la ribelle Ellie. E quando la madre naturale dei ragazzi richiede a un giudice la custodia dei figli, Pete ed Ellie rischiano di perdere la loro nuova famiglia così faticosamente costruita.
Attingendo dalla sua esperienza personale di genitore adottivo, e dopo essersi cimentato nella saga Daddy’s Home, Sean Anders con “Instant family” confeziona una commedia familiare che cerca di raccontare le complessità della vita contemporanea e le sfide dell’affidamento.
Deciso ad andare oltre al suo marcho di fabbrica – l’umorismo spicciolo -, il regista americano sceglie un approccio sincero alla materia e cerca di equilibrare componente comica e momenti profondi e riflessivi. Il tentativo è riuscito solo a tratti, perché il pubblico si trova un po’ spiazzato da questo strano mix tra umorismo spicciolo e questioni serie.
Quella che scorre tra Mark Wahlberg e Rose Byrne è una chimica innegabile. I loro tempi comici sono perfetti, la sintonia si percepisce a un chilometro di distanza. I due insieme funzionano, sia nei momenti più leggeri che in quelli più emotivamente carichi.
Ma la vera star del film è Isabela Moner, che interpreta l’adolescente Lizzie, e mostra di possedere una versatilità davvero incredibile. Il suo personaggio è convincente quando è ribelle, quando è triste, quando è dolce. Magnetica e autentica, sempre.
Commedia commovente quanto esilarante, “Instant family” non rompe totalmente le convenzioni del genere ma piuttosto le usa a proprio vantaggio. E si avvicina in modo rispettoso per quanto divertente a un argomento sicuramente delicato come l’affidamento e le adozioni.