Probabilmente uno dei libri della serie dell’Allieva che ho apprezzato di più. Alessia Gazzola con “Il ladro gentiluomo”, edito da Longanesi, a mio avviso ha compiuto un importante passo avanti, soprattutto nella caratterizzazione della sua protagonista.
Per quanto ci siano dei passaggi che lasciano perplessi (nonostante sia stato gestito tutto sommato bene, il tema dell’aborto mi ha lasciata comunque un po’ così) e degli scorci della “vecchia” Alice che si intravedono, questa donna ha una certa credibilità, è sicuramente cresciuta e maturata rispetto a quella dei primi romanzi.
Commette ancora errori madornali sul lavoro – come consegnare un diamante di inestimabile valore a un presunto poliziotto di nome Alessandro Manzoni, guardando solo distrattamente il tesserino che questo le mostra e senza chiedere ricevute di consegna o simili – ed è ancora dipendente dalle scelte altrui sul piano sentimentale – quando si tratta di Arthur si ha l’impressione che non abbia superato del tutto la fine della loro storia e il fatto che lui abbia una nuova vita, quando si tratta di CC lasciamo perdere.
Però è meno infantile, ha pensieri più maturi e ragionevoli e reazioni realistiche. Insomma, per una volta è davvero un piacere stare dalla sua parte, seguirla nel caso di giornata – ben costruito, e dall’esito piuttosto imprevedibile – e arrivare alla fine per scoprire cosa avrà deciso di fare.
Un commento veloce sulle parole di Alessia Gazzola nei “Ringraziamenti” – per chi non li avesse letti, l’autrice spiega di volersi prendere una pausa dalla serie e dalla sua protagonista per dedicarsi ad altro, non precludendosi comunque la possibilità di tornare da Alice, in futuro.
A mio avviso, se scrivere una serie di romanzi è impresa ardua – dopo il successo del primo le aspettative sono alte, i tempi di produzione serrati, il rischio di ripetersi o girare a vuoto alto – lo è ancora di più capire quando è il momento di dire basta, di mettere da parte un progetto che magari ti ha regalato la fama per provare a cimentarti con altro.
Ecco, Alessia Gazzola ha scelto un buon momento per farlo. La storia letteraria di Alice e degli altri personaggi ha raggiunto una sorta di punto fermo; l’adattamento televisivo ha portato nuovi lettori ai libri e si avvia felicemente a debuttare con la seconda stagione. È il momento giusto per battere nuove strade – e non rischiare di rovinare tutto con altri libri privi di cose nuove da dire. In bocca al lupo, Alessia!