di Riccardo Carosella
Un film di David Foenkinos, Stéphane Foenkinos. Con Karin Viard, Dara Tombroff, Anne Dorval, Thibault de Montalembert, Bruno Todeschini. Commedia, 102′. Francia 2017
Nathalie Pêcheux è una professoressa di lettere divorziata, cinquantenne in ottima forma e madre premurosa finché non scivola verso una gelosia malata. Se la sua prima vittima è la figlia di diciotto anni, Mathilde, incantevole ballerina di danza classica, il suo campo d’azione si estende poi ad amici, colleghi e persino i vicini di casa. Il suo umore nero, secondo il medico, non sarebbe tanto da attribuire al periodo di transizione verso la menopausa quanto a una sorta di seconda adolescenza.
I fratelli Foenkinos portano sul grande schermo un film interessante e coinvolgente, slegato dai cliché del genere e assolutamente originale. “Il complicato mondo di Nathalie” racconta la vicenda di una donna insicura e fragile che quasi inconsciamente scivola in un vortice di malignità e malessere.
Bersaglio della sua involuzione sono le persone che le stanno più vicino – familiari, amici, colleghi -, nelle quali Nathalie riconosce quella felicità e quel senso di benessere che a lei tanto mancano. A quel punto non solo lei non è più felice, ma con le sue azioni cerca di minare anche la serenità altrui.
La sceneggiatura è impeccabile nel suo rendere la traballante umanità di Nathalie, interpretata da una bravissima Karin Viard. Insieme a lei brilla Anne Dorval, superba musa del regista Xavier Dolan.
“Il complicato mondo di Nathalie” è piacevole da vedere quanto disturbante, divertente e drammatico, coinvolgente e spiazzante. Un film a tutto tondo che mette in mostra con ironia e grande raffinatezza registica i meandri più oscuri e inquietanti della mente umana, facendoci identificare, volenti o nolenti, nella spietata quanto in fondo buona protagonista.