di Concetta Piro
Parlare dei divi del cinema del passato, delle leggende che hanno fatto la storia della settima arte, è compito assai arduo. Ma in occasione dei 130 anni dalla nascita di Charlie Chaplin (16 aprile 1889-25 dicembre 1977) vogliamo provarci comunque.
Attore, comico, regista, sceneggiatore, compositore e produttore britannico, è stato autore di oltre novanta film e ha raggiunto la fama universale grazie al personaggio di Charlot (The Tramp in inglese), emblema dell’alienazione umana (in particolare delle classi sociali più emarginate) nell’era del progresso economico e industriale.
Nel nostro appuntamento con “I Fantastici 4”, la rubrica settimanale dedicata al consiglio di pellicole a tema, abbiamo scelto per voi quattro delle sue interpretazioni più riuscite e indimenticabili.
IL MONELLO
di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Jackie Coogan, Carl Miller, Edna Purviance, Tom Wilson. Comico, 83’. USA 1921
“Un film che farà ridere e forse anche piangere”: si apre con questa didascalia, vera ieri come oggi, il primo lungometraggio diretto e interpretato da Charlie Chaplin. Spunti autobiografici per la storia del bambino abbandonato dalla madre e cresciuto da Charlot, che ne fa il suo “assistente” e lotta anche per riaverlo quando si mettono in mezzo i servizi sociali.
LA FEBBRE DELL’ORO
di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Mack Swain, Tom Murray, Henry Bergman, Georgia Hale, Malcolm Waite. Comico, 82′. USA 1925
Quindici mesi per la realizzazione del progetto e ben 170 giorni di lavorazione, per questo film che conserva, ancora oggi, la sua grande modernità. Un omino, cercatore d’oro solitario, affronta i rischi e i pericoli dell’algido Klondike per trovare la ricchezza. Alcune scene sono entrate di diritto nella storia del cinema: quella dello scarpone mangiato per fame e quella della danza di panini e forchette.
LUCI DELLA CITTÀ
di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Virginia Cherril, Harry Myers, Florence Lee, Al Ernest Garcia, Hank Mann Commedia, 86’. USA 1931
Quasi tre anni di lavorazione, centomila metri di pellicola girata, per un film complesso. Charlie Chaplin sul set era maniacale: pensate che la scena in cui Charlot viene scambiato per un milionario è stata girata 342 volte prima che il regista si ritenesse soddisfatto! Rischiosa – ma vincente – la scelta di lasciare il film muto (con accompagnamento musicale) proprio nel periodo in cui si cominciava ad affermare il sonoro.
TEMPI MODERNI
di Charles Chaplin. Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman, Tiny Sandford, Allan Garcia. Comico, 80’. USA 1936
Charlot lavora in una fabbrica i cui ritmi disumani lo conducono al ricovero in manicomio. Quando esce si trova coinvolto in una manifestazione sindacale e viene arrestato. Dopo aver sventato un’evasione ritorna in libertà e salva una ragazza di strada dall’arresto, innamorandosi di lei. L’ultimo film in cui compare il personaggio di Charlot. Il suo allontanarsi di spalle verso il futuro a fianco della monella è un addio destinato a rimanere per sempre nella memoria.