Tra file virtuali e reali, corse alla prenotazione dei posti in sala (che si esauriscono in tempo zero, come possono confermarvi la nostra Federica Rizzo e il nostro Roberto Sapienza), tamponi rapidi e accessi con il green pass, è iniziata la 78° Mostra d’arte cinematografica di Venezia (qui il nostro speciale).
La kermesse va in scena come di consueto nella suggestiva cornice del Lido e già da qualche giorno fotografi, giornalisti e addetti ai lavori stazionano in prossimità dell’Hotel Excelsior, per strappare qualche scatto ai tanti vip in arrivo.
Chi si aggiudicherà il Leone d’oro lo sapremo sabato 11 settembre. Intanto approfittiamo del tempo a disposizione, e del ritorno, dopo la pausa estiva, della rubrica “I Fantastici 4”, dedicata al consiglio di pellicole a tema, per fare un ripasso degli ultimi vincitori della statuetta. Qual è stato il vostro preferito?
NOMADLAND – Leone d’oro 2020
di Chloé Zhao. Con Frances McDormand, David Strathairn, Linda May, Charlene Swankie, Derrick Janis. Drammatico, 108′. USA 2020
Essere viaggiatori significa in un certo qual modo essere nomadi. Lo sa bene la sessantunenne Fern (McDormand), che intraprende il viaggio più lungo della sua vita, nello sconfinato West americano, dopo che la sua esistenza è andata a rotoli. Un film silente ma intimo in modo quasi imbarazzante, tanto che la prima e unica reazione di fronte ad esso è il rispettoso silenzio. Nell’anno funesto del Covid il Leone d’oro era quasi d’obbligo.
JOKER – Leone d’oro 2019
di Todd Phillips. Con Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Marc Maron. Azione, 118’. USA 2019
Tutto è perfetto, in questo origin movie incentrato sul Joker, uno dei più famosi cattivi della cultura pop, eterno nemico di Batman, e mattatore nella stagione dei premi del 2019. Joaquin Phoenix è immenso, non si limita a interpretare il personaggio ma lo diventa, ne fa sua tutta la potenza nascosta e il dolore straziante e la offre allo spettatore quasi senza filtro. L’attore si denuda davanti a noi, danza, ride, piange, si dispera, si offre allo sguardo del mondo a cui regala, poi, il sorriso più crudo e più vero, quello fatto con il sangue. Incanta spettatori, critica e Venezia, che lo innalza nell’olimpo.
ROMA – Leone d’oro 2018
di Alfonso Cuarón. Con Yalitza Aparicio, Marina de Tavira, Marco Graf, Daniela Demesa, Diego Cortina Autrey. Drammatico, 135′. Messico, USA 2018
Frammenti di vita nella contraddittoria Città del Messico degli anni ’70; inquadrature valorizzate dal complesso bianco e nero che incantano l’occhio più esigente e che sono belle anche se prese singolarmente. “Roma” – vincitore del Leone d’oro ma anche dell’Oscar come miglior film straniero – è sicuramente il film più intimo del regista messicano Alfonso Cuarón Orozco, quasi una cartolina in movimento. Potente e bellissimo.
LA FORMA DELL’ACQUA – Leone d’oro 2017
di Guillermo Del Toro. Con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg. Drammatico, Fantasy, 119′. USA 2017
Pur circondati dall’amore travolgente tra Elise e il mostro umanoide, sullo sfondo della Guerra fredda, non è il rosso il colore dominante del film di Guillermo Del Toro (vincitore anche dell’Oscar come miglior film) ma il verde, verde ovunque. La sensazione è quella di stare in apnea, proprio come il protagonista dai grandi occhi; l’intenzione del regista quella di mettere lo spettatore in una posizione scomoda, di farlo sentire fuori luogo, vittima di un sistema incapace di accettare il diverso.