Un film di Sebastián Lelio. Con Julianne Moore, John Turturro, Caren Pistorius, Michael Cera, Brad Garrett. Commedia, 102′. USA 2018
Gloria Bell ha cinquant’anni, un marito alle spalle e due figli che non hanno più bisogno di lei. Dinamica e indipendente, canta in auto a squarciagola e si stordisce di cocktail e di danza nei dancing di Los Angeles. Una notte a bordo pista incrocia Arnold, un uomo separato che sogna un cambiamento. Gloria si lancia, Gloria ci crede. Arnold ci prova ma poi improvvisamente non è più là. Volatilizzato fino alla prossima promessa. Per lui il passato è una prigione. Tra amplessi e abbandoni, Gloria finisce al tappeto ma si rialza e balla.
Remake americano del film cileno del 2013, “Gloria”, diretto dallo stesso regista Sebastián Lelio, “Gloria Bell” segue le vicende di una cinquantenne divorziata di Los Angeles, che pur essendo una madre e una nonna attenta non smette di ballare nei club per single e passare da un amante all’altro, alla ricerca del vero amore.
La nuova versione in lingua inglese della pellicola si rifà apertamente all’originale: scene, composizioni e dialoghi vengono ricreate. Entrambe le Gloria girano nelle loro macchine cantando canzoni, indossano occhiali fuori misura, frequentano corsi di yoga e di terapia della risata, sono adottate da un gatto senza peli, e ad entrambe viene insegnato a sparare con le pistole da paintball.
Lelio sembra avere un debole per la decostruzione di archetipi femminili tradizionali e la loro ricostruzione in modi nuovi. La sua Gloria è un modello di donna che non ha bisogno di grandi aggiornamenti, almeno finché l’attrice che la impersona si cala bene nella parte.
E la prestazione di Julianne Moore, eccezionale, conferma la forza di attrazione universale di questa particolare eroina. Apparendo fragile e forte, capace di mostrare del suo personaggio cento sfaccettature diverse, l’attrice accompagna il pubblico in un viaggio attraverso la maturità di questa irresistibile cinquantenne. Un ritratto vibrante di una donna che cerca la felicità.
Affrontando temi come il desiderio, il compromesso e l’indipendenza, “Gloria Bell” è uno studio sui personaggi, che quasi prescinde dalla trama. Una brillante interpretazione, una colonna sonora azzeccata e un messaggio di fondo da prendere come fonte d’ispirazione, lo rendono uno dei film più divertenti dell’anno.